venerdì 31 dicembre 2010

ANNO VECCHIO - ANNO NUOVO di Don Stefano Concardi

Non so a voi cosa passa per la testa quando finisce una anno e ne inizia un altro. Momento di bilanci e progetti! Ricordo che l’anno scorso, in questo stesso periodo, stavo vivendo non solo la fine del 2009, ma anche la fine di un cammino in quella che era stata per sei anni la mia parrocchia. L’11 febbraio sarei rientrato in Italia. Il 2010 iniziava con un misto di nostalgia e di rammarico per i molti addii e con uno sguardo curioso verso il futuro. Ora riguardando il 2010 posso solo ringraziare Dio per mille cose e, una su tutte, la “triplete”. Non mi riferisco a quella di Mourinho con l’Inter, pur essendo tifoso (soft) di questa squadra, ma alla mia personale: tre parrocchie in un anno Puerto Lòpez; Mignete e Castiraga Vidardo. Ringrazio il Signore della possibilità che mia ha dato di conoscere persone nuove e di riconoscerlo in esse. Ringrazio il Signore di avermi posto accanto cristiani “in gamba” capaci di far crescere il Regno dei Cieli. Per questo e per tante altre cose guardo e vi invito a guardare il 2011 con speranza.

Buon anno a tutti!

P.S.: spero, personalmente, di non ripetere la “triplete” anche nel 2011!

Meglio che tocchi all’Inter questa esperienza, sempre che sia il tris di titoli e non quello meno nobile di allenatori !!!

Da Don Stefano le foto di Matapalo..

Come promesso ha Don Stefano ci ha mandato le foto riguardanti il paesino di cui ci ha scritto..



Il Paese..



La Cappellina nel giorno della sagra..

I Battesimi...











lunedì 27 dicembre 2010

Gli Auguri del Vescovo

«Un contenuto cristiano

per gli auguri natalizi»

Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi

Non è facile parlare di auguri e di auguri di Natale. Tutti ne parlano e tutti giustamente si scambiano “i migliori auguri di Buon Natale”.

Qualcuno dice che quello degli auguri è rimasto uno dei pochi gesti di reciproca attenzione che la gente si scambia, insieme con il saluto quotidiano.

Anche noi credenti, soprattutto noi credenti, in questi giorni ci auguriamo vicendevolmente “buon Natale”.

Ma per evitare banali ripetitività, dobbiamo sforzarci di assegnare agli auguri natalizi una intenzione specifica e un contenuto cristiano, per essere almeno in grado poi di ripensare nella preghiera alle persone incontrate e agli auguri formulati.

E l’intenzione e il contenuto degli auguri di Natale li troviamo nella liturgia di questi giorni, che ci parla di Dio, di un Dio che si fa uomo, in una grotta, nella povertà di Betlemme. E ci parla di un uomo e di una donna, Maria e Giuseppe, che con il loro “sì”, hanno aperto le porte della Storia alla venuta del Signore. E ci parla, la liturgia, di profeti e di precursori che ci hanno consentito e ci consentono di vivere il tempo dell’attesa nella gioia e nella vigilanza.

E ci parlerà la liturgia, nelle prossime ore, di pastori che lasciano i loro attendamenti per vedere il Signore.

E quindi scambiarsi gli auguri di Natale deve significare, anche oggi, anche per noi, l’impegno di sollevare lo sguardo per lasciarsi pervadere dal Mistero di un dono e di una salvezza che chiede innanzitutto ascolto, riflessione e discernimento.

Insieme, è l’altro contenuto dei nostri auguri, con la voglia di misurare la vita e le scelte quotidiane con la Presenza del Signore che invita a fare della vita, a nostra volta, un dono per gli altri. La bontà, l’amicizia e il sentimento, che pervadono la vigilia di Natale, se confrontati con il Mistero della natività, possono veramente dare senso nuovo alla nostra esistenza che diventa, nel caso, capace di attenzione solidale verso gli altri, a cominciare da chi soffre per malattia, emarginazione, solitudine.

Il Vescovo volentieri rivolge a tutti i Lodigiani il suo augurio fraterno e cordiale, con l’auspicio che la tradizione, bella e grande, diventi convinzione quotidiana ed effettiva, a partire dagli auguri che ci scambiamo.

sabato 25 dicembre 2010

Gli Auguri di Don Stefano....

Ho conosciuto don Alfredo (non sto parlando di un prete, "don" nei paesi di lingua spagnola equivale al nostro "signor"), se non ricordo male, il mio secondo anno in Ecuador! Sono sicurissimo della circostanza in cui l’ho

incontrato: la festa della Madonna di Lourdes che, a Matapalo, si celebra il sabato più prossimo al 24 di novembre. Stava arbitrando un torneo di calcetto; le gare di atletica e i tornei di calcio sono un classico di tutte le sagre, almeno in quella porzione di Ecuador che ho conosciuto. Era arrivato a cavallo, perché viveva a circa 45 minuti di cammino dal paese. Un paesino, Matapalo, veramente fuori mano. A 40 km da Puerto Lopez, località nella quale risiedevo.

I primi 26 di strada asfaltata cui seguivano 14 km di sterrato che per lunghi tratti coincideva con il letto di un fiumiciattolo: sassi nei periodi di secca e torrente in piena nei momenti di pioggia. La visita a questa comunità era mensile… e qualche volta, per i capricci dell’acqua, saltava.

Mi presentarono don Alfredo. Originario della zona si era trasferito per lavoro in città. Ora, attraverso un fondazione, gli avevano offerto la possibilità di lavorare a casa sua in progetto di riforestazione. Durante la sua permanenza in città era stato catechista, perché non chiedergli una collaborazione? Accettò. In una realtà in cui non potevo fare molto (non è che in altri posti possa o sappia fare di più!) si prese a carico la preparazione alla 1ª comunione di tre adulti e una ragazzina. Fu per questa comunità un momento veramente bello animato dalla presenza di una persona discreta ma incisiva, riconosciuta e rispettata da tutti. Ricordo come, passando per le celebrazioni delle feste principali come Natale e Pasqua (ovviamente con qualche giorno di ritardo), trovavo i "segni" dei momenti di preghiera da loro

vissuti: il presepe, la croce della via crucis, i libretti della liturgia della Parola… Poi finì il progetto di riforestazione, finì il suo lavoro e dovette tornare in città. Matapalo rimase nelle mani dello Spirito Santo, mani buonissime che bussarono ai cuori di altre persone non sempre disposte ad aprire con piena disponibilità.

Alla fine anche per me venne il momento di fare le valige e di sentirmi, pensando a queste piccole realtà semi-abbandonate, un po’ vigliacco. Momento anche in cui tirare le somme e gioire per questo esempio di laicato capace di far camminare la Chiesa… "malgrado" i sacedoti!

Mignete non è così fuori dal mondo come Matapalo, ma condivide con il paesino dell’Ecuador il fatto di non avere un prete a tempo pieno e di essere terra in cui i laici sanno far camminare la Chiesa.

Allora… buon Natale e un caro ricordo a tutti

 

Don Stefano

 

lunedì 6 dicembre 2010

RINNOVO TESSERA ORATORIO “NOI ASSOCIAZIONE” ANNO 2011

l Adulti – Euro 7.00

l Ragazzi – Euro 5.00

Da effettuarsi presso l'Oratorio entro il 31 dicembre

TEMPO DI NATALE: UNA RIFLESSIONE

Attraverso le espressioni dei Prefazi del Tempo di Natale, chiediamo alla Liturgia di spiegarci il mistero, l'opera di Dio che celebriamo in questo periodo dell'anno liturgico.

“Il Verbo invisibile apparve visibilmente nella nostra carne (Prefazio di Natale II). Se si vuol vedere Dio, ora bisogna guardare alla persona e alla vita nel tempo e nella carne di Gesù di Nazaret. L'eternità di Dio e la finitezza dell'uomo non sono un ostacolo. Dio non ci ha risposto con una filosofia, ci ha fatto “vedere” nella vita concreta di Gesù come si vive da figlio di Dio rimanendo e divenendo uomini in pienezza. La strada per arrivare a Dio è l'umanità.

“Risplende in piena luce il misterioso scambio che ci ha redenti” (Prefazio di Natale III). Il mistero del Natale è un evento di “illuminazione”. Si pone in piena luce chi è Dio e chi è l'uomo. Il Verbo si è fatto uno della nostra umanità e noi siamo diventati figli di Dio. Ora tutto è pervaso da questa dimensione “teandrica” (cioè umano-divina): il tempo è luogo in cui il disegno di Dio si svela, l'uomo diviene tempio di Dio, la Chiesa è il popolo di Dio, i Sacramenti sono segni della sua azione.

“Cominciò ad esistere nel tempo per reintegrare l'universo nel disegno del Padre” (Prefazio di Natale II). Il cosmo intero, e non solo l'umanità, è toccata dal mistero dell'incarnazione. La redenzione non riguarda soltanto una parte dell'uomo, l'anima, ma tutto l'uomo e tutti gli uomini. La manifestazione di Dio nella realtà umana ha uno scopo ben preciso: riportare l'uomo e attraverso di lui tutto il creato al Padre. Per questo il Natale ci orienta alla Pasqua. In quell'offerta totale, preceduta dal “sì” del Figlio che entra nel mondo per fare la volontà del Padre, si avrà la piena reintegrazione dell'uomo nell'obbedienza al progetto di Dio.

Il mistero dell'incarnazione, spingendoci a riflettere sulla nostra comunione con la natura divina, diventa paradossalmente un invito ad assumere una spiritualità della storia. La concretezza degli eventi e delle persone non è un elemento accessorio alla fede. Anzi, solo nella concretezza del tempo si può discernere il progetto di Dio. E' certo, faticoso, ma ogni credente, soprattutto adulto, deve incarnare Dio nel tempo, perché la realtà creata ritorni a colui che l'ha voluta, amata e redenta

SANTO NATALE

  • Nel periodo natalizio si raccolgono generi alimentari per i più poveri.
  • Venerdì 24 dalle ore 16.00 alle 18.00 e dalle 20.00 alle 21.00 Confessioni.
  • Santa Messa Solenne della Notte di Natale venerdì 24 alle ore 21.30.
  • Sabato 25 giorno di Natale: Santa Messa alle ore 11.15. Alla sera non verrà celebrata la messa delle ore 20.30.
  • Venerdì 31 alle ore 20.30 Santa Messa prefestiva di ringraziamento.
  • Sabato 1 Gennaio: Santa Messa festiva alle ore 11.15. Alla sera non verrà celebrata la messa delle ore 20.30.
  • Giovedì 6 gennaio 2011 giorno dell'Epifania ore 11.15 Santa Messa festiva; ore 15.00 benedizione dei bambini, a seguire in Oratorio grande tombolata pro missioni.

domenica 21 novembre 2010

AVVENTO

Domenica 28 novembre inizia l'Avvento; gli atteggiamenti spirituali dell'Avvento sono bene espressi da questi tre verbi: vegliare, sperare, gioire. Vegliare perché il buio c'è ancora e occorre essere sentinelle del Vangelo. Colui che veglia porta in sé da una parte la certezza che “il Signore è vicino”, dall'altra l'incertezza di non poterlo “vedere mai in piena luce”. La gioia dell'attesa non è la gioia dell'incontro realizzato. Quest'ultima è piena e definitiva: è la gioia degli ultimi tempi. Ma non meno vera è la gioia che si prova nel cercare, nell'incamminarsi verso la meta. In questa vita non ci è concessa una gioia “pura”; essa è sempre mescolata con la fatica: “Padre Santo che mantieni nei secoli le tue promesse, rialza il capo dell'umanità oppressa da tanti mali e apri i nostri cuori alla speranza, perché sappiamo attendere senza turbamento il ritorno glorioso del Cristo, giudice e Salvatore”. Siano anche per noi queste parole esortazione a vivere pienamente questo tempo di attesa del Natale!

mercoledì 17 novembre 2010

Sondaggio....

A lato trovate un sondaggio riguardante le aperture dell'Oratorio...
esprimete la Vostra opinione; avete tempo fino al 15 Dicembre.

Giochi..

Sul nostro BLOG sono tornati i vecchi "Giochini elettronici"... scorrete a fondo pagina....
Buon divertimento..

lunedì 8 novembre 2010

PICCOLO PAESE DI CAMPAGNA - MIGNETE

Sono passati tanti anni, eppure i ricordi di quel piccolo paese che ho lasciato sono sempre vivi come i ricordi più belli. Nessuno di noi era laureato, bastava la buona volontà. Insieme abbiamo lavorato tanto, una vera famiglia in un piccolo paese di campagna. Con te, don Luigi Bernardelli, sempre vicino a noi. Eri un po' esigente, un po' frettoloso, ma sorridente. Ci spronavi a fare sempre cose semplici ma belle, e noi eravamo felici. Ci tenevi tanto all'azione cattolica, al catechismo, alla santa messa dialogata. Ci richiamavi quando non eravamo tutti presenti. Sono ricordi che non puoi dimenticare, sono sempre vivi nel cuore.

Questo ricordo mi induce a pensare a quel piccolo coro per cantare. La gioia fuoriusciva da tutte le parti. Poche persone, ma di grande cuore, sempre disposte a lavorare. Una grande passione drammatizzare i canti e far recitare, come tu mi chiedevi di fare, di fare sempre di più. Una vera passione raccontare e inventare. Le zingarelle ballavano le tarantelle. Le campagnole raccontavano le storielle corte, ma belle.

Mese di Maggio. I misteri del rosario raffigurati. Poi arriva Natale, fra pastori e pastorelle. Gli angeli cantavano. La stella guidava i pastori ed i re Magi arrivavano dai quattro venti. Anche loro erano contenti di essere giunti alla capanna e trovare Gesù tra le braccia della mamma.

Com'eravamo felici. Pochi ma veri amici. Poi, però, piano piano, ognuno di noi prese la sua strada. Un po' a Mignete, un po' a Zelo. Ma, quando ci incontriamo, come i re Magi e le pastorelle, ci ricordiamo ancora di queste cose belle. Anche Bruna, cartolaia, porta ancora nel suo cuore la gioia di quel vestito colorato, ma tutto bucherellato. Chi interpretava la parte di Gesù bambino, rimasto a Mignete, fra tappi e bottiglie, si chiama Battistino. Tutto questo per allietare il cuore di chi ha lavorato. Grazie a te, don Luigi, per averci tanto amato. E' un semplice racconto, solo per dire quanto eravamo felici anche in passato. Grazie a te, don Franco, che hai continuato la missione con tanto amore e con tanto entusiasmo. A te, don Stefano, cosa posso dire? Ti conosco dal seminario. Mi ricordo ancora il giorno della tua prima santa messa. Poi sei partito, lontano, per una missione in Ecuador. Sei ritornato qui, ed anche se per soli sei mesi, hai continuato l'opera di bene in questo piccolo paese di campagna.

G. Natalia - Rosina

giovedì 14 ottobre 2010

RICORDO DEI SACERDOTI DOMENICA 14 NOVEMBRE

Come ogni anno nella messa delle ore 11.15 verranno ricordati i sacerdoti don Luigi e don Pierino Bernardelli, don Sergio Bruschi e, da quest'anno, anche don Franco Simonetta, che ci ha lasciato lo scorso 28 gennaio. Seguirà in oratorio, previa prenotazione, un pranzo comunitario

GRUPPO ASCOLTO DELLA PAROLA

Anche quest'anno tutti i lunedì e precisamente da lunedì 18 ottobre ripartono gli incontri settimanali per approfondire gli insegnamenti di Gesù. Già diverse persone aderiscono in maniera continuativa a questa proposta. Si invitano altre persone ad aggregarsi contattando Luisa Campagnoli, tel. 029065465, Fabio Donzelli, tel. 3332904489. Detti incontri si terranno presso il nostro oratorio alle ore 21.00.

FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO

La solenne celebrazione eucaristica, preceduta dal triduo di preparazione guidato da don Antonio Poggi e da don Daniele Cabisto, nuovo Vicario parrochiale di Zelo a cui anche la nostra comunità rivolge il benvenuto, è stata concelebrata da Mons. Sandro Bozzarelli e da don Antonio, e ha dato vita alla festa della Madonna del Rosario. Durante la Santa Messa si è ricordato il 50° anniversario di ordinazione sacerdotale di don Sandro, parroco di Paullo e Vicario del nostro Vicariato, a cui la comunità parrocchiale ha donato un volume dedicato alla Madonna. Un rappresentante della parrocchia ha inoltre ricordato la nuova responsabilità di don Antonio Poggi come Parroco della nostra comunità. Dopo la S. Messa e la processione per le vie del paese, è iniziata la parte folkloristica, che ha messo a dura prova gli addetti ai vari servizi, per la numerosa affluenza di persone, favorita anche dalla tenuta del bel tempo. C'è stato veramente lavoro per tutti: per il decoro e la preparazione della Chiesa, per la cucina, il bar, il banco salumi, il servizio ai tavoli, il braciere delle salamelle, la pesca, la ruota della fortuna, il gonfiabile, la cassa... Tutti gli addetti hanno davvero dato tutto loro stessi per la buona riuscita di questa bella festa che ha fatto ritrovare tanta gente rinnovando così tradizione e identità cristiana. Il ricavato è stato di euro 4.235,00; don Antonio, unitamente ai membri del consiglio dell'oratorio, ringraziano davvero di cuore ognuna delle persone che con il proprio contributo ha fatto sì che questa giornata sia stata una vera festa di gioia e di allegria.

SALUTO A DON STEFANO CONCARDI

E' per me motivo di gioia personale poter porgere a nome della comunità parrocchiale il saluto a te Don Stefano rinnovandoti così sentimenti di sincera amicizia ed esprimerti gratitudine per essere stato fra noi, anche se in diversi di noi qui presenti si sono sviluppati sentimenti contrastanti e emozioni, attraversate insieme da gioia per te e da rammarico per la tua partenza da Mignete, questa ridente località che sorge a 89 metri sul livello del mare e che la letteratura non ha trovato spiegazioni adatte a capire il significato del nome.

Sei arrivato volutamente in punta di piedi alla fine della Messa del Vescovo per non distrarre nessuno quella domenica 28 febbraio e velocemente tra noi, che avevamo saputo solo qualche giorno prima del tuo arrivo, tra la Chiesa e l' oratorio, impegnati a fare bella figura con il Vescovo, circolava..... “ è arrivato Don Stefano, è quello alto con la barba”.

Un paio di settimane prima capitai in oratorio, dove fervevano alcuni lavoretti di sistemazione per l'avvicinarsi della visita pastorale, e li incontrai l'elettricista e un suo collaboratore che non conoscevo e dopo esserci scambiati il buongiorno mi disse spontaneamente..:”ho saputo che viene qui un missionario...vedrete come vi troverete bene , sono persone particolari e aggiunse, persone particolarmente buone...”

Tale espressione non mi lasciò indifferente e rimasero quelle parole scolpite nel mio cuore perché, pur sapendo della bontà dei missionari avendo uno zio tale in Africa, ma pur sapendo che anche i missionari non sono tutti uguali, nelle settimane seguenti, conoscendoti, si rivelarono rispondenti a verità.

Accanto a chi ti ha conosciuto hai espresso chiare virtù, come la naturale propensione all'ascolto delle persone, anche quelle un po' noiose, la cordialità e l'accoglienza atteggiamenti oggi non più di moda, la semplicità, l'umiltà, la sobrietà, e la consapevolezza di agire sempre nel nome di Dio quando nelle varie omelie commentavi un episodio narrato nelle letture o nel Vangelo, lo sapevi rapportare ai nostri tempi e terminato il commento dicevi “questa è una cosa importante...”!

Hai condiviso momenti con gli ammalati, al gioco delle carte con le persone non più giovani, con gli immigrati, e soprattutto hai vissuto con i ragazzi, giocando con loro, utilizzando a tutto campo il desiderio vero e profondo del voler stare con loro tutti i giorni senza concedersi riposi o ferie, tanto è che un amico ti ha definito il Don Bosco dei nostri tempi per aver saputo attirare a te anche i più vivaci, anche gli extracomunitari, anche i neo comunitari, insomma i ragazzi di oggi della nostra comunità, dei quali qualcuno ti chiama “uomo grande”.

Hai celebrato la Messa tutti i giorni compresa quella della 1^ Comunione e quelle nei cortili nel mese di maggio, sei entrato con discrezione, ma anche con autorità, nelle nostre case per benedirle, hai vagliato alcune situazioni familiari delicate offrendo loro speranza, hai percorso le strade che percorriamo anche noi con la tua amata bicicletta....insomma sei diventato uno di noi!

Hai incarnato quella figura di sacerdote , a volte vista un po' lontana dai problemi della gente, rendendola modello di esempio e fermento tra i fedeli per coinvolgerli pienamente in quel progetto di solidarietà che può costituire una reale prospettiva di speranza, soprattutto oggi, attraversati da tragici vuoti di diversa natura....morali, economici.....

Come sono importanti le persone, gli uomini, che diventano punto di riferimento per altri uomini!

La comunanza di sentimenti e di stima instauratasi, sviluppatasi e convalidatasi giorno dopo giorno, è sfociata in una leale collaborazione interpersonale con tanti, concretizzatasi nelle attenzioni per i bisogni delle persone, della Chiesa e dell'oratorio.

Tu certamente, saprai cogliere dalle mie espressioni e dallo sguardo di chi sta partecipando a questo momento che ci separa per poche ore dalla tua partenza, il bene che ti vogliamo e questa comunità, anche quella parte di comunità che è rimasta alla finestra a guardare, ti è grata per l'impegno profuso, nell'opera svolta in questi sei mesi, breve ma intenso tempo in mezzo a noi, per il cammino fatto insieme, per i valori umani, sociali e cristiani che hai proposto con il tuo stile di vita quotidiano che ci guideranno nel nostro percorso futuro e, in modo particolare a chi di noi si metterà al servizio degli altri per cogestire e continuare l'apertura dell'oratorio: infatti abbiamo l'obbligo morale di continuare, con il nuovo parroco Don Antonio Poggi e magari e forse e perché no anche con Don Daniele Cabisto, nuovo vicario parrocchiale a Zelo, questa esaltante esperienza che ha anche permesso di togliere i nostri ragazzi dalla strada e di farli stare insieme in un modo ma soprattutto con un clima diverso e di guardare avanti ottimisti, stimolati proprio da quei valori che tu ci hai testimoniato.

Sei arrivato in punta di piedi e così altrettanto te ne vai : è perciò motivo di orgoglio collettivo poterti confermare, come si diceva all'inizio, sentimenti di affettuosa amicizia, di sincera gratitudine e buoni pensieri per la nuova missione pastorale che vai a intraprendere, perché tu possa continuare ad essere lo zelante animatore della fede e della bellezza della vita nella nuova comunità, mentre resterai nei nostri cuori nella misura con cui tu stesso hai definito persone a te care ovvero: Grazie Gesù per il dono di Don Stefano, acqua fresca a cui abbiamo dissetato il nostro desiderio di Te!

Grazie Don Stefano!

A nome della comunità parrocchiale Giovanni Bellini

Sabato 18 settembre 2010

mercoledì 29 settembre 2010

DOMENICA 3 OTTOBRE - FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO

Di seguito il programma della giornata e dei giorni precedenti:

  • Giovedì 30 Settembre, Venerdì 1 e Sabato 2: Triduo di preparazione alla Festa (ore 20.30)

Domenica 3 Ottobre:

  • ore 15.00: Santa Messa solenne a cui seguirà la processione per le vie del paese con la statua della Madonna, accompagnata dal Corpo bandistico "G.Verdi" di Zelo Buon Persico. Coglieremo l'occasione anche di festeggiare l'ingresso di Don Antonio come nuovo Parroco;
  • Al termine della processione la festa continuerà in Oratorio. sarà attiva la pesca di Beneficenza, dove si potranno vincere tantissimi premi... non mancherà la Ruota della Fortuna dove si potranno vincere premi più "Importanti"
  • a disposizione di tutti Servizio al bar, Patatine fritte, Panini con la salamella e tanto altro...
  • per i più piccoli, tempo permettendo, saranno a disposizione i gonfiabili!!!

Vi aspettiamo numerosi...

domenica 19 settembre 2010

GRAZIE DON STEFANO!

PREGO!


E' cominciata così ieri sera, in risposta a tutti gli striscioni e cartelli attaccati, la S.Messa per il Saluto a Don Stefano.






Nell'Omelia Don Stefano ha citato le Parole della seconda lettura, quali migliori parole per salutarci... "Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pre, senza collera e senza contese." (dalla prima lettera di San Paolo apostolo a Timòteo - 2,1-8).


Noi saremo presenti nelle Sue preghiere e anche Lui spera di essere presente nelle nostre...


Il Regalo Offerto dalla Comunità a don Stefano, un televisore LCD...



Di seguito alcuni momenti della S.Messa concelebrata con Mons. Sandro Bozzarelli




Al termine della S.Messa i Saluti sono continuati in Oratorio, dove era stato preparato un rinfresco per l'occasione.


Tutti insieme per dire...



..tutti insieme..


sabato 18 settembre 2010

Saluti a Don Stefano

Stasera, dopo la S.Messa, TUTTI IN ORATORIO per salutare Don Stefano che da domani comincerà una nuova avventura, come Parroco, a Castiraga Vidardo.
Partecipiamo numerosi!!

domenica 5 settembre 2010

SALUTI...

Per la seconda volta nell’arco di sei mesi mi ritrovo a salutare una comunità

e molto più concretamente alcune persone. Penso che non ci si farà mai il

callo!

Un prete che era con me in Ecuador mi recito’, mentre mi lasciavo alle spalle

la parrocchia, i versi di una poetessa spagnola, di cui non ricordo il nome,

che parlavano del seme gettato nella speranza di vederlo fiorire. Ripensando

alla mia esperienza qui tra voi mi sembra di essere, più che il contadino, una

di quelle persone che in questi giorni di settembre stanno spigolando nei campi

di granoturco appena tagliati: non hanno arato, non hanno seminato, non hanno

irrigato pero’ raccolgono. Io ho innanzitutto ricevuto da voi i frutti preziosi

di una comunità viva che altre persone, preti e laici, hanno amorevolmente

seminato. Non mi sento un ladro solo perché “spigolare” è permesso!

Qualche cosa anch’io ho lasciato cadere nel campo di Mignete. Se è polvere non

preoccupiamoci il vento la spazzerà, se è buon seme... ringraziamo insieme il

Signore.

Grazie e buon viaggio!

Don Stefano

..il ritorno di Don Antonio!..

Don Antonio Poggi è stato nominato nuovo Parroco di Mignete: a lui giunga un caloroso bentornato! Don Antonio, infatti, è già stato Parroco della nostra parrocchia negli anni '90 ed è un sacerdote che tutti conoscono in quanto Parroco di Zelo da 20 anni. Dalla sua precedente esperienza in mezzo a noi la composizione delle famiglie della nostra comunità è molto cambiata in quanto quasi triplicata. Sicuramente con la sua saggezza e operosa esperienza di Sacerdote, insieme a noi saprà raggiungere anche le nuove famiglie arrivate. La sua presenza in mezzo a noi inizierà con la celebrazione della S. Messa di domenica 19 settembre. Il telefono per contattarlo: 029065668.

Sabato 18 Settembre ore 20.30 - Saluto a Don Stefano

Sabato 18 settembre alla S. Messa delle ore 20.30 seguirà il rinfresco in oratorio per ringraziare e salutare don Stefano che il giorno seguente, con la S. Messa delle ore 10.00, inizierà la sua nuova esperienza come Parroco di Castiraga Vidardo. Sarà presente Mons. Sandro Bozzarelli. Pertanto invitiamo i parrocchiani a partecipare numerosi.

Domenica 3 Ottobre - Festa della Madonna del Rosario

Sabato 18 settembre come da tradizione consolidata passeranno per le nostre case gli incaricati Giacomo e Alfonso per la raccolta economica che ci permetterà di avere alla nostra festa il corpo bandistico G. Verdi di Zelo: vi invitiamo ad accogliere con simpatia i nostri incaricati che qui ringraziamo pubblicamente per la loro disponibilità. Giovedì 30 settembre, venerdì 1 e sabato 2 ottobre, ore 20.30: triduo di preparazione alla festa. Domenica 3 ottobre: ore 15.00 Santa Messa solenne concelebrata da Mons. Sandro Bozzarelli, Parroco di Paullo e Vicario foraneo del nostro vicariato in occasione della ricorrenza del suo 50° anniversario di ordinazione sacerdotale, e da don Antonio Poggi, alla quale seguirà la processione per le vie del paese con la statua della Madonna, accompagnata dal corpo bandistico G. Verdi di Zelo. Lunedì 4 ottobre: ore 20.30 ufficio per tutti i sacerdoti defunti e tutti i defunti della Parrocchia. Si invitano tutti i residenti ed in particolare le famiglie site in via Lodi, via Cattaneo e via Convento ad addobbare le loro abitazioni: anche questo è un segno di affetto genuino verso la Madonna. Durante la festa funzionerà una cucina tipica locale e al fine di organizzare al meglio il servizio è indispensabile la prenotazione per il pranzo e per la cena di domenica. Per questa occasione è in allestimento la pesca di beneficenza con tanti simpatici oggetti ed inoltre ci sarà sempre la possibilità di vincere inaspettati premi messi in palio sulla ruota della fortuna. Un caloroso invito a tutte le mamme, nonne, zie e amiche a preparare le deliziose torte che serviranno per il servizio ristoro. Nel pomeriggio dopo la S. Messa per i ragazzi ci sarà anche il gonfiabile. Questa ricorrenza è un momento dove la comunità si incontra rinnovando tradizione e identità cristiana, per cui vi invitiamo a partecipare numerosi.

mercoledì 1 settembre 2010

NEWS e Prossimi appuntamenti...

Ieri sera si è tenuta una riunione aperta a tutti i parrocchiani nella quale è stato comunicato che la Nostra Parrocchia sarà affidata al Parroco di Zelo Buon Persico. Quindi dal 19 Settembre il nuovo Parroco sarà Don Antonio.

Oltre a questa Notizia è stata decisa la data per il "Saluto" a Don Stefano. Il 18 Settempre p.v. S.Messa alle ore 20.30 e poi festeggiamenti in Oratorio.

Il 3 Ottobre ci sarà la Festa per la "Madonna del Rosario", il programma della festa sarà presto pubblicato.

mercoledì 7 luglio 2010

PROFETI!

In questi giorni di fine giugno e inizio luglio la liturgia feriale ci ha proposto alcune pagine del profeta Amos. Un “profeta sociale” capace di indicare alla sua gente il cammino della giustizia e del rispetto per i poveri. Attuale come non mai questo profeta!

Vorrei condividere con voi, in queste poche parole, il messaggio che ho ricevuto da due profeti moderni.

Il primo è don Angelo Carioni, prete lodigiano recentemente scomparso, conosciuto sicuramente da alcuni di voi. Riconoscibile per i suoi capelli lunghi, il suo amore per lo sport (calcio e ciclismo in modo particolare)… ma vi posso assicurare che non era “profeta” solo per alcuni atteggiamenti esteriori. L’ho incontrato indirettamente nel ricordo affettuoso della gente di san Bernardo in Lodi dove mi aveva preceduto come coadiutore. Un prete che aveva fatto incontrare Gesù a molte persone sottolineando, con il suo stile di vita, valori come la solidarietà, la dedizione, la povertà, l’accoglienza… vivendo quindi il Vangelo. Un uomo profondamente cristiano e profondamente umano!

Il secondo profeta è in realtà una “profetessa”: Francesca. Penso sconosciuta a tutti voi. L’avevo conosciuta appena ordinato sacerdote e me la sono trovata accanto proprio al funerale di don Angelo. Vi devo confessare che anche noi preti chiacchieriamo in chiesa! Per cui le ho chiesto, sapendo che si era sposata, quanti figli avesse. Sapevo di uno, ma mi ha risposto che erano tre. E poi ha aggiunto radiosa: “Sai don io e mio marito abbiamo appena concluso tutti gli accertamenti per poter adottare o ricevere in affido un altro bambino!”. Ho pensato proprio che Dio mi avesse parlato più che con le letture della messa, che sinceramente non ricordo, con la voce di Francesca che mi diceva di non stancarmi mai di amare evitando “chiusure”, magari giustificabili con il buon senso, ma poco cristiane!

Grazie Gesù per il dono di don Angelo e Francesca acqua fresca a cui ho dissetato il mio desiderio di Te! Che possano essere anche per voi sollievo.

Don Stefano

giovedì 24 giugno 2010

Puzzle...

In oratorio ci sono alcune scatole di puzzle. I bambinetti e i ragazzini vi si dilettano volentieri e, a essere sincero, anch’io alle volte non disdegno questo passatempo. Ha il suo fascino: un insieme di tesserine senza senso ammontonate sul tavolo che grazie all’impegno di qualcuno si trasformano in un’immagine da contemplare.

Questo gioco mi aiuta a comprendere il "Calendario liturgico" di questi giorni. Abbiamo concluso il tempo di Pasqua con la Pentecoste. A questa festa sono seguite quella della SS. Trinità e quella del Corpus Domini per poi passare per la celebrazione del Sacro cuore di Gesù. Non possiamo dimenticare i giorni del mese di Maggio iniziati per noi nel ricordo dei santi Filippo e Giacomo e trascorsi nel devoto ricordo di Maria. In questo mese di Giugno come non ricordare le feste di san Luigi, della nascita di san Giovanni Battista che si celebra nel santuario a noi vicino del Calandrone e per finire il 29 quella dei santi Pietro e Paolo. Non dimentichiamo le domeniche così ordinarie, ma anche straordinarie. E l’elenco si potrebbe fare più lungo e più fitto!

Queste feste come tante tesserine che hanno la loro particolarità ma che una volta unite ci rivelano il volto di Dio che ci ama. Un grande mosaico, un grande puzzle che ci introduce nel mistero di Dio. Questo è l’anno liturgico con il suo susseguirsi di celebrazioni. Un anno, tante celebrazioni, tempi forti e ordinari (è bene ricordare a onor del vero che non tutte queste celebrazioni sono da mettersi sullo stesso livello per importanza) per contemplare Dio e gioire del suo incontro.

L’augurio per tutti a non dimenticarci, in questo periodo vacanziero, di costruire, nel modo il più possibile completo, il volto di Dio per poterlo ammirare e seguire.

 

Don Stefano

sabato 8 maggio 2010

FESTA DELLA TERZA ETA': 20^ EDIZIONE !!

Anche quest'anno il nostro Oratorio, in collaborazione con il Comune di Zelo B.P., fedele ad un appuntamento ormai pluriennale, ha deciso di dedicare una giornata agli anziani, memoria di questa Comunità, che ci hanno trasmesso tradizioni e identità.

la “ VENTESIMA FESTA DELLA TERZA ETA' ”

avrà luogo

DOMENICA 6 GIUGNO 2010

Secondo questo programma :

- ore 11.00 : Celebrazione Eucaristica della memoria e del ringraziamento.

- ore 12.15 : Pranzo della gioia e della fraternità.

Il pranzo, che sarà servito nel salone dell'Oratorio, oppure tempo permettendo all'aperto sotto il nostro tendone, è gratuito per tutte le persone dai 65 anni in poi, a cui verrà recapitato un invito personale.

Per il buon esito organizzativo, preghiamo gli interessati di comunicare in Oratorio la propria adesione, entro Domenica 30 maggio 2010.

Vi aspettiamo tutti per passare insieme una giornata in serena letizia.

Don Stefano e il Consiglio dell'Oratorio

PENTECOSTE

Che bello il vento di primavera! Non quello che ammassa le nuvole minacciose di tempesta, ma quello che disegna arabeschi bianchi nell’azzurro dei nostri cieli. Quello che accarezzando le gemme e le foglioline tenere sui rami annuncia la fine dell’inverno e il ritorno della vita . Il vento che muove l’erba alta nei campi come se fosse l’ onda di un mare dai mille riflessi verdi per poi spargerne il profumo quando, tagliata, diventa il primo fieno della stagione. Il vento che soffiando con più forza svela le montagne invitandoci a guardare lontano e ricordandoci che la nostra pianura è “valle” Padana stretta tra Alpi e Appennini. Il vento che rapisce gli schiamazzi e le risa dei bambini portandoli nella casa e nel cuore di chi forse non ha motivo di sorridere.

In questa stagione ricordiamo e celebriamo un altro Vento che impetuoso spalancò i cuori degli apostoli e, dopo i loro, anche i nostri. Lo Spirito Santo che soffia allontanando dai nostri cieli personali le tempeste del peccato rendendoli belli di grazia. Spirito che fa germogliare sui nostri rami, colpiti dal gelo della sfiducia, i fiori e le foglie della vita. Vento divino che muove gli uomini come fossimo le onde di un oceano di amore capace di sgretolare i bastioni dell’odio. Soffio di Dio che dissipa le nebbie che ci circondano permettendoci di guardare lontano, di sognare orizzonti più vasti, di sperare… Brezza dell’Altissimo che ci unisce facendo di noi un corpo in cui la gioia di uno è felicità per tutti e dove la pena personale trova la compassione di molti.

Il 23 di maggio celebreremo la Pentecoste, festa dello Spirito Santo.

Domenica 30 maggio Silvia Moroni e Stefania De Nardi riceveranno lo Spirito per mezzo del sacramento della Cresima che verrà celebrato a Zelo B. P. dal nostro vescovo alle ore 16.00. Un augurio a loro e alle loro famiglie!

Ho terminato la benedizione delle case. Posso dire di essere entrato in quasi tutte le case. Se qualcheduno non fosse stato presente non si faccia scrupoli a contattarmi per accordare l’orario della benedizione (tel. 029065172). A nome della parrocchia ringrazio per l’offerta fatta che ammonta a Euro 1.473,00.

La domenica 6 di giugno celebreremo il Corpus Domini. Sabato 5 alle 20,30 messa e processione con il Santissimo.

Don Stefano

RITIRO DECRETI DAL VESCOVO

Martedì 11 maggio alle ore 21.00 presso l'Oratorio di Paullo il nostro Vescovo Monsignor Giuseppe Merisi incontra tutti i Parroci e alcuni rappresentanti di ogni Parrocchia del nostro Vicariato di Paullo: infatti in tale circostanza distribuirà ad ogni singola realtà i decreti relativi alla visita pastorale svoltasi in ogni Parrocchia. Successivamente ci ritroveremo per leggere, commentare e soprattutto dare vita alle esortazioni e osservazioni in essi contenuti.

GRUPPI FAMIGLIA, UNA GIORNATA INSIEME

Tutti i gruppi famiglia del Vicariato di Paullo sono invitati ad un momento comunitario fissato per MERCOLEDI 2 GIUGNO presso il Santuario di San Giovanni Battista del Calandrone di Merlino, con questo programma: per chi desidera verso le ore 12.30 pranzo al sacco; alle ore 14.30 ritrovo presso il Santuario e inizio con la preghiera, segue momento di riflessione sulle BEATITUDINI applicate alla vita di famiglia, tenuto da una coppia del centro diocesano, Luca ed Anna Maria Alquati, a cui seguirà confronto e conclusione. Pertanto un caloroso invito alle coppie che formano il gruppo famiglia della nostra parrrocchia a partecipare a questa iniziativa.

MESE DI MAGGIO

Al fine di favorire una buona partecipazione ricordiamo nuovamente che quest'anno durante il mese della Madonna si è pensato di ripristinare la celebrazione della Santa Messa nei rioni del paese, ecco le date e i punti individuati: 1) mercoledì 5 maggio ore 20.30 via Lodi 2 presso “case nuove”; 2) mercoledì 12 maggio ore 20.30 via Convento 37; 3) mercoledì 19 maggio ore 20.30 via Muzzetta 8; 4) mercoledì 26 maggio ore 20.30 a Villa Pompeiana presso l'abitazione della famiglia Garbelli Domenico. Invitiamo tutti i parrocchiani a partecipare a queste celebrazioni per pregare insieme la nostra Mamma Celeste.

FESTA PATRONALE

La solenne celebrazione eucaristica celebrata dal nostro Don Stefano, ha dato vita alla festa dei Santi Patroni Filippo e Giacomo. Don Stefano nell'omelia ha evidenziato l'importanza di essere messaggeri e testimoni di Cristo, in ogni epoca e quindi ai nostri giorni, quotidianamente anche per noi significa vivere la nostra vita con semplicità e rettitudine. Giacomo è stato testimone della Risurrezione, Filippo disse che Gesù è il volto del Padre. Con la Risurrezione di Cristo tutti possiamo davvero salvarci.

Dopo la S. Messa e la processione per le vie del paese, è iniziata la parte folkloristica, che ha messo a dura prova gli addetti ai vari servizi, per la numerosa affluenza di persone, favorita anche dalla tenuta del tempo incerto. C'è stato veramente lavoro per tutti: per il decoro e la preparazione della Chiesa, per la cucina, il bar, il banco salumi, il servizio ai tavoli, il braciere delle salamelle, la pesca di beneficienza, la ruota della fortuna, il gonfiabile, la cassa.....Tutti gli addetti hanno davvero dato tutto loro stessi per la buona riuscita di questa bella festa che ha fatto ritrovare tanta gente rinnovando così tradizione e identità cristiana. Il ricavato è stato di euro 4.503,00.

Don Stefano a nome di tutta la comunità ringrazia davvero di cuore ognuna delle persone che con il proprio contributo ha fatto si che questa giornata sia stata una vera festa di gioia e di allegria.

martedì 27 aprile 2010

NOVITA' - APERTURA POMERIDIANA ORATORIO

Dal 3 Maggio l'Oratorio resterà aperto anche durante i pomeriggi con il seguente orario
  • 15.30-18.30
  • 21.00-23.00

Un ringraziamento Particolare a Don Stefano che direttamente gestirà l'Apertura.

Ben vengano volontari a supporto.

venerdì 9 aprile 2010

APRIAMO LE FINESTRE DEI NOSTRI CUORI!

Si sente il profumo di primavera. Dopo un inverno lungo che sembrava non finire e che speriamo finalmente concluso, il sole ha iniziato a riscaldare la terra. E’ bello aprire le finestre e lasciare che questo tepore entri nelle nostre case.

Lasciamo che anche la Pasqua, come la primavera, entri nelle nostre vite! Apriamo le finestre dei nostri cuori perché il tepore di Gesù risorto possa riscaldare l’inverno che alle volte gela le nostre esistenze!

Sicuramente le abbiamo spalancate vivendo le liturgie della settimana santa, accostandoci al sacramento della confessione, accogliendo Gesù presente in ogni uomo o anche ricevendo la benedizione nelle nostre case. La natura ci insegna che questa stagione bellissima è il preludio alla ricchezza del raccolto…che possa anche la nostra quotidianità conoscere la gioia di frutti maturi di vita cristiana.

Chi già ha “aperto le finestre” sono stati MASMI SAMUELE, LEONARDO UGGE’ BRAMBILLA e GRIMALDI GIORGIO che lo scorso 21 marzo hanno ricevuto per la prima volta il sacramento della confessione.

Chi le “aprirà” saranno BELLINI ILARIA, BELLINI LORENZO, GUGLIERI LEONARDO e LUCCHINI MARTINA che il prossimo 25 aprile riceveranno la prima Comunione. In preparazione della prima Comunione le rispettive famiglie avranno lunedì 19 aprile alle ore 21 un incontro con il Sacerdote e sabato 24 aprile alle ore 16 ci saranno le confessioni.

Don Stefano

SABATO 1° MAGGIO

PROGRAMMA PER LA RICORRENZA DELLA FESTA DEI NOSTRI PATRONI SANTI FILIPPO E GIACOMO

Sabato 17 aprile come da tradizione consolidata passeranno per le nostre case gli incaricati Giacomo e Alfonso per la raccolta economica che ci permetterà di avere alla nostra festa il corpo bandistico G. Verdi di Zelo: vi invitiamo ad accogliere con simpatia i nostri incaricati che qui ringraziamo pubblicamente per la loro disponibilità. Mercoledì 28, Giovedì 29 e Venerdì 30 aprile: ore 20.30 Triduo di preparazione alla festa. Sabato 1° maggio: ore 15.00 Santa Messa solenne celebrata dal nostro Sacerdote don Stefano , a cui seguirà la processione per le vie del paese con le statue dei nostri Patroni, accompagnata dal Corpo Bandistico G. Verdi di Zelo. Lunedì 3 maggio: ore 20.30 Ufficio per tutti i defunti della Parrocchia.

Si invitano tutti i residenti ed in particolare le famiglie site in via Lodi, via Cattaneo e via Convento ad addobbare le loro abitazioni: anche questo è un segno di affetto genuino verso i nostri Patroni. Durante la festa funzionerà una cucina tipica locale: al fine di organizzare al meglio il servizio è indispensabile la prenotazione per il pranzo e per la cena di Sabato. Per questa occasione è in allestimento la pesca di beneficenza con tanti simpatici oggetti ed inoltre ci sarà sempre la possibilità di vincere inaspettati premi messi in palio sulla ruota della fortuna. Un caloroso invito a tutte le mamme, nonne, zie e amiche a preparare le deliziose torte che serviranno per il servizio ristoro e a segnalare questa disponibilità in oratorio. Nel pomeriggio dopo la S. Messa, per i ragazzi ci sarà anche il gonfiabile e la festa proseguirà nella giornata di Domenica 2 maggio nel pomeriggio ancora con il gonfiabile, panini e quel che c’è…….c’è. Questa ricorrenza è un momento dove la comunità si incontra rinnovando tradizione e identità cristiana, per cui vi invitiamo a partecipare numerosi.

DOMENICA 9 MAGGIO FESTA IN ORATORIO

L'Oratorio di Mignete, con il patrocinio del Comune di Zelo B.P. Assessorato alla Cultura, Sport e Tempo Libero nell'ambito delle manifestazioni della Festa dello Sport organizza... alla riscoperta dei giochi di “una volta” nella giornata della Festa della Mamma avente il seguente programma con inizio alle ore 14.30: corsa con i sacchi, corsa con le carriole, tiro alla fune, giochi con l'acqua e bandiera. Per passare un pomeriggio in allegria unitevi a noi!

GIORNATA DIOCESANA DELLA CARITA’

Nella quarta Domenica di Quaresima anche nella nostra Parrocchia, in comunione di intenti con tutte le altre Parrocchie della Diocesi di Lodi, si è promossa una raccolta straordinaria allo scopo di dare incremento al “ Fondo di Solidarietà per le Famiglie”, realtà voluta e costituita dal nostro Vescovo Giuseppe Merisi per aiutare le famiglie che mancano del necessario e che si trovano in grave situazioni di disagio dovuta alla crisi economica : il totale delle offerte raccolte ammonta a € 620,00 che sono state consegnate al Vescovo da un nostro rappresentante.

MESE DI MAGGIO

Quest'anno durante il mese della Madonna si è pensato di ripristinare la celebrazione della Santa Messa nei rioni del paese, ecco le date e i punti individuati: 1) mercoledì 5 maggio ore 20.30 via Lodi 2 presso “case nuove”; 2) mercoledì 12 maggio ore 20.30 via Convento 37; 3) mercoledì 19 maggio ore 20.30 via Muzzetta 8; 4) mercoledì 26 maggio ore 20.30 a Villa Pompeiana con luogo da individuare. Invitiamo tutti i parrocchiani a partecipare a queste celebrazioni per pregare insieme la nostra Mamma Celeste.

APERTURA ORATORIO SERALE

Al fine di favorire lo stare insieme delle persone della nostra comunità, con l'arrivo della bella stagione si è pensato di aprire l'oratorio la sera: infatti a partire da lunedì 3 maggio dalle ore 21 alle ore 23 un gruppo di volontari hanno dato la loro disponibilità per tale apertura: invitiamo pertanto tutti i membri della nostra parrocchia a voler condividere questi momenti di vita comunitaria.

RACCOLTA UOVA DI PASQUA

Durante le celebrazioni pasquali sono state distribuite tante uova e il ricavato ammonta a euro 363.00 che come già detto sul precedente numero verranno interamente destinate a Padre Francesco Bellini missionario in Mozambico per i bisogni della missione ed in particolare per i bisogni dei bambini meno fortunati. Un particolare grazie giunga alle persone che si sono impegnate in questa simpatica e riuscita iniziativa.

TORTE PER LA FESTA DEL 1° MAGGIO

Chi volesse contribuire al buon esito della nostra festa con la preparazione di una o più torte è invitato a segnalare tale disponibilità in oratorio dove è presente uno specifico foglio entro mercoledì 21 aprile.

ADOZIONE A DISTANZA

Il nostro Oratorio ha organizzato una adozione a distanza con Padre Francesco Bellini “adottando” una giovane donna del Mozambico; per saperne di più e per adesioni rivolgersi in Oratorio entro il 30 aprile 2010.

venerdì 5 marzo 2010

VISITA PASTORALE DI MONS. MERISI A MIGNETE (28/02/2010)

Domenica 28 febbraio la Parrocchia di Mignete ha ricevuto la graditissima visita del Vescovo di Lodi Mons. Merisi, che con questa ultima tappa ha concluso la sua visita pastorale nel Vicariato di Paullo.

Arrivato a Mignete alle ore 11, calorosamente accolto da una piccola folla di parrocchiani, ha concelebrato la S. Messa con Don Sandro, Vicario di Paullo, Don Ferdinando, sostituto di Don Franco in questi ultimi mesi, e Don Antonio, Parroco di Zelo.

Durante l’omelia ha ricordato, ad un mese dalla scomparsa, l’opera meritoria del compianto Parroco di Mignete Don Franco Simonetta e ha annunciato la nomina di Don Stefano Concardi, recentemente rientrato dalla sua missione in Ecuador, come collaboratore pastorale di Don Sandro per il Vicariato di Paullo ed in particolare per Mignete, dove risiederà stabilmente fino a nuova disposizione del Vescovo, ovvero, con ogni probabilità, fino alla prossima estate.

Quindi, prendendo spunto anche dalle letture del giorno, ha sottolineato la necessità durante il tempo quaresimale di curare particolarmente la preghiera (ha suggerito la partecipazione agli esercizi spirituali), il digiuno e tutte le rinunce da praticarsi in quaresima per educare al meglio la nostra volontà e la carità (una opportunità da non perdere sarà quella della colletta per il fondo diocesano per le famiglie più colpite dalla crisi economica).

Nel pomeriggio ha incontrato il Consiglio Pastorale, quello dell’Oratorio e quello per gli Affari Economici.

Nel suo intervento ha tracciato le linee guida di quello che dovrebbe essere il modello di un piano pastorale completo per ogni parrocchia, comprendendo: catechesi e formazione, carità (con attenzione alle vecchie ed alle nuove povertà, non sempre solo materiali, del nostro tempo), pastorale familiare (Gruppi Famiglie), cultura, pastorale del lavoro (alla luce della dottrina sociale della chiesa ed in particolare della recente enciclica del Papa “Caritas in veritate”), missionarietà (intesa sia come aiuto e sostegno alle comunità cristiane in terra di missione, ma anche come sollecitudine verso i molti cristiani non praticanti ed indifferenti al messaggio cristiano, da avvicinare ed accogliere anche attraverso iniziative tipicamente aperte a tutti quali le tradizionali sagre).

Ha sottolineato che ciascuna parrocchia è tenuta a realizzare quanto più possibile di tale piano pastorale al suo interno, secondo modi e tempi che ciascuna comunità deve in autonomia stabilire, e per quanto esula dalle proprie possibilità e capacità cogliere le opportunità che sono rappresentate da iniziative organizzate a livello superiore rispetto a quello parrocchiale, quali quello vicariale, diocesano o delle molte associazioni cattoliche presenti sul territorio.

Ha ribadito l’importanza e la funzione primaria del Consiglio Pastorale, cioè quella di consigliare il Parroco nel programmare le attività e nel prendere tutte le decisioni che riguardano la Parrocchia.

Infine, ha ascoltato le relazioni del Consiglio Pastorale e del Consiglio dell’Oratorio ed ha concluso l’incontro e la sua visita incoraggiando tutti a continuare il proprio lavoro con rinnovato impegno e dando appuntamento a tutti i presenti per la S. Messa di conclusione della Visita Pastorale il 3 marzo alle ore 21 presso la chiesa parrocchiale di Paullo.

sabato 20 febbraio 2010

TRIGESIMO DON FRANCO

Domenica 28 febbraio c.m. cade il trigesimo e il Rettore del Seminario ci ha comunicato che un gruppo di seminaristi e di Sacerdoti, celebreranno una S. Messa in Chiesa a Mignete martedì 2 marzo alle ore 20.30: invitiamo quanti lo desiderano a segnare questa data in modo che potremo ritrovarci insieme per ricordare Don Franco nel modo migliore e che a Lui piaceva tanto: partecipare alla Santa Messa.

IL RICORDO DELLA COMUNITA' PARROCCHIALE DI ZELO



E’ un po’ difficile parlare in un momento come quello che stiamo vivendo ora perché c’è il rischio concreto di farsi trasportare dai sentimenti e dai ricordi; eppure sentimenti e ricordi fanno parte della nostra vita e hanno diritto di espressione, soprattutto in momenti come questi. E allora che parli pure il cuore liberamente senza paura di cadere in discorsi di vuota retorica, perché vi sono esperienze che vale la pena raccontare. Vogliamo così ricordare la nostra bella avventura, una pagina di storia di comunità intessuta con Don Franco quando nella primavera del 1985 convocati in Curia a Lodi l'allora Vescovo Mons. Paolo Magnani esordì con queste parole: miei cari parrocchiani di Mignete, vi comunico che ho scelto per voi un prete molto popolare a Lodi si tratta di Don Simonetta coadiutore parrocchiale della Maddalena, è giovane ha 43 anni e tanta voglia di fare.


Rimane ancora oggi viva nella nostra memoria l'intensità con cui seguirono i preparativi per accogliere Don Franco e in tanti ricordiamo l'entrata del nuovo parroco accolto all'inizio di Mignete con un fiume di gente arrivata anche con pullman da Lodi.


E cosi' fu che quasi 25 anni fa per noi giovani e ragazzi, all'inizio era un po strano vedere un prete che girava e guidava velocemente una piccola automobile, che fumava sigarette, così come suonavano interrogative e singolari alcune sue espressioni tipicamente lodigiane del tipo “va in Ada” ovvero buttati nel fiume Adda, quando non ci si capiva al volo per l'una o per l'altra cosa.


Ma il tempo passa velocemente così come passò velocemente il periodo in cui ci siamo dedicati a vicenda a studiarci a conoscersi a capire cosa voleva Don Franco da noi e noi da lui: iniziò così un bel rapporto di collaborazione e condivisione a diverso titolo con tutti, ragazzi giovani meno giovani e famiglie.


Una novità introdotta da Don Franco fu quella di andare nelle famiglie a pranzo o a cena: risultò così un modo indovinato e vincente per legare con le persone, intrecciare relazioni, creare e ricreare rapporti semplici e sinceri.


Venne anche quasi subito il momento di rimboccarsi le maniche, infatti nonostante in quel periodo, 1985 e dintorni, Mignete contava 200 anime, Don Franco mostrò subito il suo particolare talento di buon amministratore; ne seguì la totale demolizione della casa parrocchiale e la costruzione della nuova casa e del nuovo oratorio e negli ultimi anni anche con un atto di coraggio, coraggio inteso anche come tenacia e senza vergogna nel presentare domande a vari enti per contributi, l'ultima vecchissima parte rimasta è stata sostituita integralmente da nuovi locali più rispondenti alle esigenze della comunità che oggi rispetto agli anni 80 e 90 è quasi triplicata e tutti locali intesi come luoghi dove potersi riunire, prestarsi mutuo soccorso e qualche volta anche pregare.


Non a caso Don Franco è stato nominato ed era orgoglioso di essere economo del Seminario dal 1989 , dove tra l'altro risiedeva, perchè proprio questa propensione naturale nel cercare e ricercare soluzioni concrete e adeguate al tipo di problema che di volta in volta si presentava, lo ha contraddistinto nel servizio generale alla Chiesa diocesana e locale.


E' altresì arcinota la disponibilità per gli altri: per la ricerca di lavoro, per un problema, per un consiglio o un indirizzo, se gli si chiedeva uno lui se poteva ti dava due e comunque ti ritornava sempre l'uno richiesto; risulta anche simpatico ricordare la sua auto o meglio il baule della sua automobile: sempre pieno di qualcosa, di una vasta gamma di generi alimentari e tante altre cose..... gli offerenti non danno mai qualcosa così a caso, sapevano bene che a Lui rimaneva ben poco, anzi nulla..... tutto veniva sapientemente distribuito.


Non possiamo non rimarcare la schiettezza operata in ogni ambito, la serietà e la continuità degli impegni assunti: alla Comunità parrocchiale nulla è stato fatto mancare ma la celebrazione della Messa era per lui vero impegno primario; una sera mi capitò di passare in oratorio e trovai Don Franco che al mattino aveva subito un piccolo intervento chirurgico alla bocca e chiesi: ma Lei cosa fa qua? Risposta: che domanda, sono qua per la Messa!


Ora Le rivolgiamo un accorato e corale GRAZIE inteso nel senso pieno del suo significato: GRAZIE è propriamente il plurale di GRAZIA, usato per ringraziare qualcuno, per esprimere la propria gratitudine in questo caso a Lei Don Franco per tutto l'amore rivolto e riversato alla comunità tramite l'esempio da Lei trasmesso incarnando quelle parole a noi care e dette dai nostri Santi Patroni Filippo e Giacomo: la fede senza le opere è morta, e tristemente consapevoli che il nostro incontrarsi non sarà più fatto di parole ma di contatto con il pensiero, la mente ed il cuore, rinnoviamo questa parola anche perché tanti anni di lavoro e condivisione comune e reciproca, non sono paragonabili ad un temporale che viene e passa, ma lasciano un segno indelebile e allora, dopo aver vegliato per due giorni e due notti, un po’ gelosi e grati di poterLa avere vicino a noi nel nostro cimitero di Zelo, Don Franco: GRAZIE, e come ci chiamava amabilmente, dai suoi lavativi di Mignete. Don Franco Le vogliamo bene!


A nome della comunità parrocchiale, Giovanni Bellini

OMELIA DEL VICARIO GENERALE AI FUNERALI DI DON FRANCO

I figli di Zebedeo pongono a bruciapelo a Gesù una istanza che ha tutti i tratti della pretesa: “Maestro vogliamo che tu faccia quello che ti chiederemo”. Gesù ha appena annunciato per la terza volta la sua passione e questi discepoli sembra che abbiano in mente solo la propria carriera, sistemazione: vogliamo i seggi più vicini a te nel tuo Regno. Una domanda apparentemente impertinente per chi intende considerarsi discepolo di un Maestro. Ma tant’è: il rapporto con Gesù è franco e consente anche domande come questa, che Gesù prende sul serio. Perché apprezza la schiettezza e sta al gioco invitando a rendersi conto di quello che stanno dicendo: “sapete quello che chiedete?” Preferisco leggere così la trovata dei due fratelli, per l’irruenza del loro temperamento, già in altre occasioni manifestato. In questa franchezza e schiettezza del tratto ritrovo anche la figura di don Franco. Impossibile per lui nascondere quello che pensava e quello che sentiva. Lo si capiva subito e il suo linguaggio era senza mezzi termini. Era immediato e sbrigativo nei modi, ma non nei rapporti personali. A me personalmente piaceva molto questo tratto fin da quando andavo a trovarlo all’Oratorio della Maddalena e non mi è costato essergli sinceramente amico per dirsi reciprocamente quello che va e quello che non va. La schiettezza esprimeva in lui la scelta di campo convinta dell’essere prete, attestava la condivisione fino in fondo delle ragioni di una causa, la fedeltà alla parola data, la trasparente rettitudine nella gestione delle proprie responsabilità amministrative, la passione operosa per la Chiesa. Sapeva godere come un fanciullo dei successi di squadra delle comunità a cui di volta in volta si è dedicato, sia la parrocchia (S. Fereolo, Maddalena, Galgagnano, Quartiano, Pieve Fissiraga, Mignete), sia il Seminario e si meravigliava di chi non sentisse questa passione, come a dire: ma è la mia famiglia, perché non fare il tifo per lei, perché non soffrire delle sue disavventure? Era spontaneo e il Signore l’ha preso in parola.

L’ha condotto a rendersi conto progressivamente del prezzo della domanda che anche lui don Franco con il suo stile e il suo temperamento ha posto al Signore diventando prete. In fondo i due fratelli Giacomo e Giovanni chiedevano di stare con il Signore nel suo Regno in posti più vicini a lui, se non proprio riservati. “Sapete quello che chiedete?” Gesù li educa a capire che nel Paradiso non conterà il posto: lo deciderà il Padre e saremo tutti contenti; ma ricorda a loro che c’è un prezzo per arrivarci: è il calice della passione e il battesimo della immersione nell’umanità ordinaria con le sue virtù e i suoi peccati. Lo slancio spontaneo di adesione a Cristo ha conosciuto progressivamente questo prezzo: nelle vicende sofferte della sua famiglia, nell’incidente che lo ha portato a sfiorare la morte e lo ha segnato per il resto della vita, in questi due anni di travaglio tra timori e speranze, sempre lottando e resistendo ma con innegabile fatica.

E il prezzo della lotta con se stesso per contenere i propri limiti e portare a perfezione il restauro dell’immagine di Cristo scolpita in noi. Perché i limiti è facile vederli; ma il prezzo che si paga per vincerli lo conosce soltanto il Signore. E al Signore interessa solo questo.

E poi il prezzo della immersione tra la gente. La popolarità di don Franco era frutto dell’ospitalità accordata agli altri nella sua vita: con l’interesse fattivo per loro, con la tempestività dell’intervento per le famiglie, per la casa, per il lavoro, per la situazione di disagio. Il tutto con discrezione e generosità. Ma non gli interessava la stima degli altri. La cordialità, l’affetto sì; ma tutto per il Regno di Dio, perché comunità cristiana o Seminario potessero meglio rispondere alle proprie finalità di costruzione di tale Regno.

Il dialogo con Gesù che abbiamo ascoltato nel passo evangelico si conclude con il nuovo intervento di Gesù in risposta alle rimostranze degli altri dieci apostoli. Parole perenni rivolte soprattutto a noi preti: “i governanti dominano ... tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti”. Appunto come il Figlio dell’uomo. Può coltivare un’ambizione il prete? Ce ne sono di lecite, che ci mantengono motivati e creativi. Ma ce n’è una che è tipica del prete. Perché non dovrebbe esserci l’ambizione di servire? Non è l’ambizione stessa di Cristo, venuto per servire e dare la propria vita? Non si chiama “ministero” l’azione e l’identità del prete? Questa ambizione ha caratterizzato la biografia personale di don Franco, veramente “servo buono e fedele”, sempre in piedi anche nel servire gli altri a mensa, sempre in movimento. Sentiva la propria ricompensa già nel poter essere a disposizione delle necessità. Per questo si schermirà del grazie che gli diciamo oggi come sacerdoti e come comunità, mentre lo salutiamo con nel cuore la nostalgia della sua inconfondibile presenza. La sua vita più che le sue parole hanno parlato per ricordarci la lezione dell’apostolo Giovanni, quello che chiedeva a Gesù un posto riservato, ma che poi si è accontentato di ammirare l’amore di Cristo: “Da questo abbiamo conosciuto l’amore: Cristo ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli”.

Oggi don Franco non c’è il vescovo a salutarti, ma ti ricorda in terre lontane. Ci sono qui tanti amici e soprattutto c’è qui san Bassiano che ti accompagna all’incontro con Cristo, lui che ha accompagnato in questo transito pensa, perfino sant’Ambrogio. Ti vediamo già in traffico nella portineria del Paradiso a tenere tutto sotto controllo. Possiamo allora stare tranquilli di avere anche noi a suo tempo l’ingresso assicurato.

Monsignor Iginio Passerini