martedì 8 marzo 2011

DOMENICA DELLE PALME

Nel calendario liturgico cattolico la Domenica delle Palme è celebrata la domenica precedente alla festività della Pasqua. Con essa ha inizio la settimana santa ma non termina la Quaresima, che finirà solo il giovedì santo, giorno in cui, con la celebrazione vespertina, cioè della sera, si darà inizio al Sacro Triduo Pasquale.

In questo giorno la Chiesa ricorda il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella ad un asino, osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma. La folla, radunata dalle voci dell'arrivo di Gesù, stese a terra i mantelli, mentre altri tagliavano rami dagli alberi di ulivo e di palma, abbondanti nella regione, e agitandoli festosamente gli rendevano onore.

VIA CRUCIS

Tutti i venerdì di Quaresima, ovvero a partire da venerdì 11 marzo 2011: ore 17.00 Via Crucis per i ragazzi; ore 20.30 Via Crucis per tutti. Si raccomanda di partecipare a questo forte momento di preghiera in preparazione della Pasqua.

ADORAZIONE

Si ricorda che ogni primo giovedì del mese in Chiesa dalle ore 20.00 alle ore 20.30 si terrà un momento di adorazione e preghiera. Segue poi, come di consueto, la Santa Messa.

RACCOLTA GENERI ALIMENTARI

Durante tutto il periodo quaresimale, oltre alle prime domeniche di ogni mese, si invitano tutti i parrocchiani che volessero imitare il buon samaritano a portare in Chiesa i loro doni che verranno destinati alle persone più bisognose.

LE ORE CHE PASSANO, LE ORE CHE SUONANO

Ci sono le ore che passano. Le ore che passano sono ore ladre: passando, portano sempre via qualche cosa. Ogni ora che passa ti porta via un'ora di vita, di giovinezza, di affetti, di tempo per fare, fare soldi, fare carriera, fare affari. Un'ora che passa ti fa arrivare in ritardo e poi perdere il treno. Le ore che passano costringono a correre, più veloce, più veloce! Le ore che passano sono come le bolle di sapone: si gonfiano d'aria, si colorano di riflessi e poi scoppiano. Resta solo una goccia d'acqua che subito scompare. Ci sono anche le ore che suonano. Suonano le ore dai campanili, dalle sveglie, dagli orologi a pendolo. Le ore che suonano sono come le note, onde di musica che percorrono i cieli e preparano una sinfonia. Le ore che suonano annunciano il mattino: svegliati! Comincia un giorno: può essere un'occasione per fare del bene. Le ore che suonano ricordano il mezzogiorno: fermati un attimo! Prenditi un po' di tempo per essere lieto. Ci sono torri campanarie che celebrano l'ora di mezzogiorno con una danza animata di statuine, di musiche, di simboli festosi. Invitano a fermarsi e a guardare. Le ore che suonano accompagnano le ombre della sera: ti chiama la tua casa, ti chiamano i tuoi cari, ti chiama il silenzio e il riposo. Le ore che suonano sono le ore che chiamano a vivere il tempo come un'occasione e la vita come una vocazione. Per questo tengono svegli e regalano voglia di fare, di vivere, di guardare avanti. Le ore che passano scivolano nel passato come in un abisso di niente: tutto svanisce. Chi vive nelle ore che passano è talora disperato e si lascia andare; talora invece è frenetico, si agita in continuazione, come uno che corre e corre su un vetro insaponato: è in fuga per cercare di sfuggire all'abisso del niente, ma scivola, scivola e già lo raggiunge l'ombra che spaventa. Le ore che suonano tendono al futuro, sono animate da un'attesa, risplendono di speranza. Chi ascolta le ore che suonano è come chi aspetta una visita gradita, una presenza amica perché la casa si riempia di festa. Certo si dà da fare: prepara la casa, mette in ordine e bellezza, e intanto canticchia contento. Ma tende l'orecchio: suona forse l'ora dell'incontro desiderato? Ecco: le ore che suonano sono come le prove per un concerto. Gettano al vento le note, talora anche incerte e qualcuna persino stonata: ma quando il maestro darà l'attacco, sentirete che musica! I cristiani vivono il tempo segnato dalle ore che suonano, si preparano all'evento e vigilano sempre, spiando il futuro e sperando l'incontro.

TESSERAMENTO 2011 CIRCOLO NOI

Il nostro oratorio, che prende il nome dai nostri patroni, Circolo San Filippo e Giacomo, nel mese di febbraio ha di fatto ultimato le iscrizioni per il corrente anno. Registriamo ben 117 iscritti di cui 102 adulti e 15 ragazzi con un incremento rispetto all'anno precedente di 10 iscrizioni. Siamo molto soddisfatti nel ricordare tali numeri perché essi esprimono che una grande fetta della popolazione residente, il 20% su quasi 500 abitanti, riconosce nell'oratorio un punto di riferimento dove si concretizza lo stare insieme della comunità. Naturalmente chi desiderasse iscriversi in corso d'anno può sempre farlo recandosi in oratorio. Si ringraziano quindi tutti gli iscritti per la rinnovata adesione.