mercoledì 7 luglio 2010

PROFETI!

In questi giorni di fine giugno e inizio luglio la liturgia feriale ci ha proposto alcune pagine del profeta Amos. Un “profeta sociale” capace di indicare alla sua gente il cammino della giustizia e del rispetto per i poveri. Attuale come non mai questo profeta!

Vorrei condividere con voi, in queste poche parole, il messaggio che ho ricevuto da due profeti moderni.

Il primo è don Angelo Carioni, prete lodigiano recentemente scomparso, conosciuto sicuramente da alcuni di voi. Riconoscibile per i suoi capelli lunghi, il suo amore per lo sport (calcio e ciclismo in modo particolare)… ma vi posso assicurare che non era “profeta” solo per alcuni atteggiamenti esteriori. L’ho incontrato indirettamente nel ricordo affettuoso della gente di san Bernardo in Lodi dove mi aveva preceduto come coadiutore. Un prete che aveva fatto incontrare Gesù a molte persone sottolineando, con il suo stile di vita, valori come la solidarietà, la dedizione, la povertà, l’accoglienza… vivendo quindi il Vangelo. Un uomo profondamente cristiano e profondamente umano!

Il secondo profeta è in realtà una “profetessa”: Francesca. Penso sconosciuta a tutti voi. L’avevo conosciuta appena ordinato sacerdote e me la sono trovata accanto proprio al funerale di don Angelo. Vi devo confessare che anche noi preti chiacchieriamo in chiesa! Per cui le ho chiesto, sapendo che si era sposata, quanti figli avesse. Sapevo di uno, ma mi ha risposto che erano tre. E poi ha aggiunto radiosa: “Sai don io e mio marito abbiamo appena concluso tutti gli accertamenti per poter adottare o ricevere in affido un altro bambino!”. Ho pensato proprio che Dio mi avesse parlato più che con le letture della messa, che sinceramente non ricordo, con la voce di Francesca che mi diceva di non stancarmi mai di amare evitando “chiusure”, magari giustificabili con il buon senso, ma poco cristiane!

Grazie Gesù per il dono di don Angelo e Francesca acqua fresca a cui ho dissetato il mio desiderio di Te! Che possano essere anche per voi sollievo.

Don Stefano

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