venerdì 1 luglio 2011

IL VOLONTARIATO


Fa bene agli altri e a chi lo fa.


L'attenzione al prossimo e un “bisogno” dell'essere umano.


Il volontariato fa bene a chi lo fa! E non è uno slogan; Il servizio di cura è inscritto nella nostra mappa genetica più di quanto non sembri, perché nell’attenzione al prossimo, la persona costruisce la propria identità; del resto occuparsi di un “altro in stato di necessità” è un bisogno che accompagna l’evoluzione dell’umanità fin dagli albori. E' quanto sostengono Rossella Semplici e Quirino Quisi, rispettivamente psicologa e psichiatra, nel libro Il volontariato: risorsa per sé e per gli altri (Edizioni Paoline, 12,50 euro), un saggio che ricostruisce il profilo, presenta problematiche, prospettive ed esperienze del volontariato italiano senza, però, trascurare informazioni essenziali su quello europeo. Gli autori si pongono alcune domande, dando le relative risposte: chi è il volontario? Come si pone nei confronti delle diverse realtà con cui viene a contatto? Quali le motivazioni che lo animano? In particolare, vengono poi presi in considerazione i fattori socio-familiari che sostengono la scelta di fare volontariato (la predisposizione personale può trovare nell’educazione e nel clima sociale l’humus adatto per attuarsi). Nel libro ci sono pagine dedicate alla selezione e alla formazione permanente del volontario; con una attenzione ai possibili rischi di logoramento, di demotivazione... L’ultimo capitolo riporta interessanti esperienze e testimonianze che danno credibilità ai concetti espressi.


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