venerdì 30 marzo 2012

PASQUA 2012: PROVIAMO A METTERE IN PRATICA ALCUNE VIRTU'

La discrezione è una virtù. Se sai qualcosa di riservato, che sia bene o male, la discrezione ti suggerisce di non parlarne ad altri. E' giusto e doveroso interessarsi degli altri, ma chi è riservato evita curiosità ed invadenza. Va bene mettere a frutto doti e condividere idee, ma la discrezione non ama di essere al centro dell'attenzione.


La discrezione è una virtù: rende affidabili, destinatari di confidenze. Ma se sei un giornalista che vuol farsi notare, sembra che la prima regola sia quella di essere indiscreto e di far valere come diritto di cronaca ogni pettegolezzo, ogni diffamazione, ogni rivelazione di materiale riservato. Forse saranno in molti a leggere il tuo articolo, ma il risultato sarà simile a quello di chi entra in un ambiente che puzza: anche il lettore finirà per puzzare.


L'umiltà è una virtù. Tutti possono sbagliare, ma chi è umile lo riconosce e chiede scusa. Tutti hanno qualche cosa da dire, ma chi è umile non ritiene di avere sempre ragione su tutto. Tutti meritano un adeguato riconoscimento di quello che fanno, ma chi è umile rifugge dall'imporsi esibendo le sue imprese e i suoi risultati. L'umiltà è una virtù: avvicina alla verità buona di sé, degli altri e di Dio. Insegna a pregare: “Signore, non sono degno …”.


Eppure se sei un politico che vuole vincere, uno che vuole farsi strada nella vita, lo stile diffuso sembra raccomandare la presunzione, schiacciare gli altri per guadagnare posizioni, far valere come diritti indiscutibili i propri desideri. Forse saranno in molti ad applaudire, ma, se guardi bene il sorriso dei tuoi sostenitori, vi riconoscerai la meschinità dell'invidia piuttosto che la sincerità della stima.


La finezza è una virtù o almeno uno stile che rende gradevole la compagnia, facilita i rapporti, rende piacevole vivere insieme. La finezza è attenta ai particolari: il tono di voce, il modo di muoversi, la puntualità degli appuntamenti, il buon gusto nel vestire. La finezza evita la volgarità del linguaggio, la grossolanità dei modi, i rumori fastidiosi, lo squallore degli ambienti. La finezza è un tratto apprezzato in tutti.


Sembra però che s'impongano eccezioni. Infatti se sei un comico, un uomo di spettacolo, uno che vuol tenere allegra la compagnia, pare che per far ridere siano indispensabili le parolacce, le allusioni volgari, i particolari piccanti. Forse sentirai risate fragorose, ma, se ascolti bene assomigliano molto al raglio degli asini. Non mancano quelli che provano gusto a farsi belli con il brutto. I saggi, però continuano a cercare l'ornamento di ogni virtù.

APERTURA ORATORIO

A partire dal 2 aprile 2012 l'oratorio sarà aperto nei giorni di venerdì, sabato, domenica e lunedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00. Per tali turni si cercano volontari.


Inoltre, a partire da mercoledì 2 maggio, l'oratorio sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 21.00 alle ore 23.00.

BENEDIZIONE DELLE UOVA

Al termine della celebrazione della Veglia Pasquale di sabato 7 aprile, verranno benedette le uova: nella stessa sera e nella domenica di Pasqua si avrà la possibilità, con una piccola offerta, di portare a casa delle simpatiche confezioni contenenti uova sode o crude in ricordo della Pasqua. Il ricavato verrà destinato per le necessità di Padre Francesco Bellini missionario

CONFESSIONI

Prima e dopo le varie celebrazioni e Sabato Santo dalle ore 15,00 alle ore 17,00 e dalle ore 20,00 alle 21,00.

CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA SANTA

Sabato 31 marzo ore 20,30: Benedizione delle palme e processione


Giovedì 5 aprile ore 20,30: Santa Messa In Coena Domini


Venerdì 6 ore 15,00: Via Crucis, ore 20,30: Passione del Signore


Sabato 7 ore 21,30: Veglia Pasquale


Domenica 8 ore 11,15: Santa Messa Pasquale Solenne

sabato 24 marzo 2012

Gelati Sammontana....

Nella Giornata di oggi sono stati consegnati i Gelati... Abbiamo cambiato fornitore... da Motta siamo passati a Sammontana...
La gamma di gelati è ampia e a richiesta sarà possibile ordinare anche le torte gelato che in un paio di giorni saranno disponibili....



Lo stecco Ducale...


La favolosa Coppa ORO nei tre gusti classici..

Per i maschietti... la coppa con sorpresa...
prossimamente la coppa di Madacascar 3

Che diciamo del buonissimo Granulato?...


e dei buonissimi Coni 5 stelle??

e del Superbo MARAMEO??


Venite in Oratorio a scoprire tutti i nuovi buonissimi gelati...

mercoledì 29 febbraio 2012

Riunione di tutti i volontari dell'Oratorio

Martedì 27 marzo 2012 alle ore 21 in oratorio si svolgerà una riunione a cui sono invitate tutte le persone che danno una mano all'oratorio come volontari: turnisti del bar, delle pulizie, volontari delle feste; si farà il punto della situazione socializzando l'andamento del nostro oratorio e si metteranno le basi per preparare la festa del 1° maggio.

Domenica delle Palme

Nel calendario liturgico cattolico la Domenica delle Palme è celebrata la domenica precedente alla festività della Pasqua. Con essa ha inizio la settimana santa ma non termina la Quaresima, che finirà solo il giovedì santo, giorno in cui, con la celebrazione vespertina, cioè della sera, si darà inizio al Sacro Triduo Pasquale.
In questo giorno la Chiesa ricorda il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella ad un asino, osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma. La folla, radunata dalle voci dell'arrivo di Gesù, stese a terra i mantelli, mentre altri tagliavano rami dagli alberi di ulivo e di palma, abbondanti nella regione, e agitandoli festosamente gli rendevano onore.

La Quaresima, Come e Perchè

In preparazione alla S. Pasqua, fin dai primissimi tempi del Cristianesimo, cominciò a praticarsi dai fedeli un periodo di preparazione per disporsi sempre meglio a quello che è il mistero centrale della Redenzione del Cristo.
Dapprima si iniziò con un periodo di un solo giorno; poi questo periodo si andò sempre più allungando, comprendendo 6 settimane, e così si ebbe la Quaresima (dal latino “Quadragesimae”) cioè 40 giorni di preparazione al Mistero Pasquale. La Quaresima comporta per i fedeli due distinte pratiche religiose: il digiuno e la penitenza.
Anticamente nella Chiesa Latina il digiuno riguardava 36 giorni; nel V sec. ne vennero aggiunti altri 4 e l’esempio si seguì in Occidente, tranne che nella Chiesa ambrosiana. Gli antichi monaci latini facevano 3 quaresime: la principale, prima di Pasqua; l'altra prima di Natale, chiamata Quaresima di S. Martino; la terza, a S. Giovanni Battista, dopo la Pentecoste.
Se c’erano delle buone ragioni per giustificare il digiuno di 36 giorni, ve ne erano delle eccellenti per spiegare il numero quadragenario. Si osserva, anzitutto, che questo numero nelle Sacre Scritture, rappresenta sempre la pena e l’afflizione.
Per 40 giorni e 40 notti era durato il diluvio che aveva sommerso la terra ed estinto l’umanità peccatrice (cfr. Gn. 7,12); per 40 anni il popolo eletto dovette errare nel deserto, in punizione della sua ingratitudine, prima di entrare nella terra Promessa (cfr. Dt. 8,2); per 40 giorni Ezechiele aveva dovuto giacere sul proprio fianco destro a raffigurare il castigo divino imminente sulla città di Gerusalemme (cfr. Ez 4,6); per 40 giorni Mosè aveva digiunato sul Sinai prima di attendere la Rivelazione divina (cfr. Es. 24, 12-17); per 40 giorni aveva viaggiato Elia nel deserto, per sfuggire alla vendetta della regina idolatra Jezabele ed essere consolato ed ammaestrato da Jahvè (cfr. 1Re 19,1-8); anche Gesù, dopo il battesimo ricevuto nel Giordano e prima di iniziare la sua vita pubblica, trascorse 40 giorni e 40 notti nel deserto pregando e digiunando (cfr. Mt 4,2).
In passato, il digiuno cominciava con la Prima Domenica di Quaresima e si concludeva all’Alba della Resurrezione di Gesù. Senonché, siccome la domenica era giorno festivo, e ad essa non si addiceva il digiuno quaresimale, allora per supplire ai 4 giorni di digiuno, che in tal modo venivano a mancare per avere il numero sacro di 40 giorni, si cominciò il digiuno quaresimale con il mercoledì antecedente alla Prima Domenica di Quaresima.
Questo uso iniziò negli ultimi anni di vita di S. Gregorio Magno, che fu sommo pontefice dal 590 al 604 d.C. Quindi questo mutamento di iniziare la Quaresima al mercoledì, detto in seguito delle Ceneri, possiamo datarlo ai primissimi anni del sec. VII, e cioè proprio tra il 600 e il 604.Quel Mercoledì fu perciò chiamato Caput Jejunii, cioè inizio del digiuno quaresimale, oppure Caput Quadragesime, e cioè inizio della Quaresima.
La penitenza per i pubblici peccatori iniziava con la loro separazione dalla partecipazione alla Liturgia Eucaristica. Ma una vera e propria prescrizione ecclesiastica la troviamo nel Concilio di Benevento del 1901, al canone 4.
Nel cristianesimo primitivo, il periodo della Quaresima era dedicato a preparare i catecumeni, che nel giorno della Pasqua avrebbero ricevuto il battesimo e sarebbero stati accolti nella Chiesa. La pratica del digiuno, fin dalle più remote antichità, fu imposta dalle leggi religiose di vari popoli. Nei libri sacri dell’India, nei papiri dell’antico Egitto e nei libri mosaici sono contenuti numerosi precetti relativi al digiuno.
Nell’osservanza della Quaresima gli Orientali sono più severi dei cristiani d’Occidente. Nella Chiesa greco-scismatica il digiuno è di stretto rigore durante tutti i 40 giorni che precedono la Pasqua; nessuno può dispensarsene, neanche il patriarca.I primi monaci (cenobiti) del cristianesimo praticavano il digiuno commemorativo di Gesù nel deserto; quelli dell’Egitto non prendevano che appena 12 oncie di pane al giorno. metà alla mattina e metà alla sera, con un sorso d’acqua.
In passato, durante il periodo quaresimale, non era consentito che un solo pasto al giorno. Questo unico pasto nel IV sec. si teneva dopo il tramonto del sole. In seguito fu permesso verso le 15. Al principio del secolo XVI venne concesso dalle autorità della Chiesa di aggiungere al pasto principale la cosiddetta “colatio”, leggera refezione serale. Temperandosi sempre più i rigori, la carne, che prima era assolutamente bandita dalla mensa durante la Quaresima, vi fu poi ammessa nel pasto principale fino a tre volte per settimana.
Le tassative prescrizioni del digiuno quaresimale si pubblicavano ogni anno in Roma mediante il famoso “Editto sull’osservanza della Quaresima”. La pratica del digiuno era in passato veramente obbligatoria e chi vi contravveniva andava incontro a seri guai.
I rigori erano tali che il Concilio VIII di Toledo nel 653 comandò a coloro che, senza necessità, avessero mangiato carne in Quaresima di astenersi per tutto l’anno e non accostarsi alla comunione il giorno di Pasqua.

Via Crucis

Tutti i venerdì di Quaresima: ore 17.00 Via Crucis per i ragazzi; ore 20.30 Via Crucis per tutti. Si raccomanda di partecipare a questo forte momento di preghiera in preparazione della Pasqua.

Adorazione

Si ricorda che ogni primo giovedì del mese in Chiesa dalle ore 20.00  alle ore 20.30 si terrà un momento di adorazione e preghiera. Segue poi, come di consueto,  la Santa Messa.

Raccolta Generi alimentari

Durante tutto il periodo quaresimale si invitano tutti i parrocchiani che volessero imitare il buon samaritano a portare in Chiesa i loro doni che verranno destinati alle persone più bisognose.