lunedì 9 settembre 2013

"Educazione"....

Innanzitutto diciamo cosa non è educazione: non è infatti un sinonimo di istruzione. Sono due cose diverse in tutto e per tutto.
Mettiamoci gli occhialini da professori e notiamo che la parola educare deriva dal latino educere, ossia condurre: c'è quindi un qualcuno che conduce qualcun altro da qualche parte. Chi? Dove?

Per quanto riguarda il "chi", in questi anni si parla di agenzie educative, intendendo con esse la famiglia (prima e fondamentale), la scuola, la parrocchia e in generale tutte quelle realtà che hanno a che fare con i ragazzi e che, potenzialmente, possono trasmettere dei "messaggi di vita".

Cercando invece risposta al "dove" sono condotti i ragazzi, notiamo che non esiste - purtroppo - una idea condivisa dello stesso concetto di educazione: c'è chi lo intende come crescita, chi come indipendenza, chi come agonismo sfrenato. Ma allora, che cos'è questa benedetta educazione?

La proposta cristiana di educazione consiste nella preoccupazione che siano formate in ciascun ragazzo l'intelligenza, la volontà e la capacità di amare, al fine di essere capaci di scelte definitive (che in "cristianese" significa scoprire la propria vocazione). Solo persone capaci di scelte definitive su cui fondare con coerenza la propria vita sono persone di cui ci si può fidare fino in fondo, persone pienamente realizzate. E, guarda caso, il disegno parla proprio di amore, quella cosa che tutti vogliono ma pochi sanno dare fino in fondo.

Questa è la proposta cristiana, evidentemente basata su quanto detto e vissuto da Gesù Cristo. Proposta ambiziosa, non c'è che dire: ma possiamo forse fare una proposta meno importante di una proposta d'amore e di stabilità? That's educazione. Rimbocchiamoci le maniche.

Di grandi maestri di educazione ce ne sono stati molti. Pensiamo ad esempio a Baden Powell, fondatore dello scoutismo. Qui però ne vogliamo ricordare un altro, particolarmente importante nelle realtà di oratorio: San Giovanni Bosco.

Sacerdote originario di Asti, provincia in cui nacque nel 1815, presto don Bosco si trasferì a Torino. Venuto a contatto con il disagio dei giovani della grande città (i quali spesso erano sfruttati, abbandonati dai genitori, maltrattati dalla polizia), decise di adoperarsi per il miglioramento delle loro condizioni. Fu così che aprì il primo oratorio "moderno", ossia un luogo di ritrovo e di  "educazione" dei ragazzi.

L'essenza della pedagogia di don Bosco è capire i giovani, prenderli per il loro verso e guidarli con la bontà (cioè con amore disinteressato) a diventare "buoni cristiani ed onesti cittadini". Tale pedagogia non si basa sullo studio e applicazione di regole precise quanto su una mentalità, una disposizione d'animo e una dedizione in grado di coinvolgere l'intera vita.

Qui il Cristianesimo è visto nella sua vera essenza, cioè come un dinamismo vitale, concreto, come dovrebbe essere vissuto da ogni persona che si professa cristiana.

Tre erano i cardini del metodo educativo di don Bosco: ragione, religione, amorevolezza. Questi assieme alla sua costante attenzione al peccato dei ragazzi, vera piaga in grado di minarne la crescita.


Concretamente: come si fa? Ecco alcune "dritte" firmate da don Bosco. Nota che si tratta di cose adatte non solo in oratorio, ma anche - e soprattutto - nella tua famiglia!
  • Ragione. Porre la ragione al centro dell'educazione umana significa, essenzialmente, credere nell'uomo, nella sua capacità di apprendere, di decidere liberamente. È un atto di fiducia e ottimismo nella persona. Contrapposta alla ragione è l'istintività, anche emotiva: bella, certo, ma può giocarti dei brutti scherzi.
  • Religione. Un elemento molto importante, in quanto orienta l'uomo a Dio e lo rende capace di amare. Eppure anche davanti alla religione, la ragione ha la precedenza. Diceva infatti don Bosco:"mai obbligare i giovani alla frequenza dei Sacramenti, ma incoraggiarli e facilitarli nell'approccio a Gesù, facendo notare la bellezza e la santità di quella religione che propone mezzi così semplici per costruire una società civile".
  • Amorevolezza. È la base di ogni azione educativa, ma "non è sufficiente amare i giovani, occorre soprattutto che i giovani stessi si sentano amati". E ancora, viceversa, "ognuno si faccia amare per educare i giovani". Educare " quindi un donarsi in modo gioioso, trasmettendo gioia e serenità proprio con il dono di sé. Questo amore si manifesta in una accoglienza del giovane così come egli è, con i suoi difetti e i suoi pregi, nella sua unicità.
  • Il bene dell'uomo consiste nel suo perfezionamento: tutto ciò che non costruisce e non perfeziona è deviante dalla vera finalità della vita dell'uomo.
  • "Renditi umile, forte e robusto".
  • "Non con le percosse, ma con la mansuetudine e l'amore".
  • "Amare, comprendere, compatire, perdonare".
  • "Se uno non accetta sé stesso, anche con i propri limiti, non può essere disponibile per gli altri: rimane inceppato nelle sue difficoltà.". Questo però non significa "non tentare di migliorarsi"...
  • "Volete fare una cosa buona? Educate la gioventù. Volete fare una cosa santa? Educate la gioventù. Volete fare una cosa santissima? Educate la gioventù. Volete fare una cosa divina? Educate la gioventù. Anzi questa, tra le cose divine, è divinissima".

Grande intuizione di don Bosco è il suo metodo educativo preventivo, che vede nel peccato del giovane il vero nemico da combattere. Siccome è difficile da spiegare a parole, riportiamo uno stralcio di uno degli scritti principali di don Bosco (l'italiano è quello di 130 anni fa, ma è comprensibile).

[...] Due sono i sistemi in ogni tempo usati nella educazione della gioventù: Preventivo e Repressivo. Il sistema Repressivo consiste nel far conoscere la legge ai sudditi, poscia sorvegliare per conoscerne i trasgressori ed infliggere, ove sia d'uopo, il meritato castigo. Su questo sistema le parole e l'aspetto del Superiore debbono sempre essere severe, e piuttosto minaccevoli, ed egli stesso deve evitare ogni famigliarità coi dipendenti.
Il Direttore per accrescere valore alla sua autorità dovrà trovarsi di rado tra i suoi soggetti e per lo più solo quando si tratta di punire o di minacciare. Questo sistema è facile, meno faticoso e giova specialmente nella milizia e in generale tra le persone adulte ed assennate, che devono da se stesse essere in grado di sapere e ricordare ciò che è conforme alle leggi e alle altre prescrizioni.

Diverso, e direi, opposto è il sistema Preventivo. Esso consiste nel far conoscere le prescrizioni e i regolamenti di un Istituto e poi sorvegliare in guisa, che gli allievi abbiano sempre sopra di loro l'occhio vigile del Direttore o degli assistenti, che come padri amorosi parlino, servano di guida ad ogni evento, diano consigli ed amorevolmente correggano, che è quanto dire: mettere gli allievi nella impossibilità di commettere mancanze.
Questo sistema si appoggia tutto sopra la ragione, la religione, e sopra l'amorevolezza; perciò esclude ogni castigo violento e cerca di tenere lontano gli stessi leggeri castighi. [...]








L’educazione è l’avventura più affascinante e difficile della vita

“L’educazione è l’avventura più affascinante e difficile della vita. Educare – dal latino educere – significa condurre fuori da se stessi per introdurre alla realtà, verso una pienezza che fa crescere la persona. Tale processo si nutre dell’incontro di due libertà, quella dell’adulto e quella del giovane. Esso richiede la responsabilità del discepolo, che deve essere aperto a lasciarsi guidare alla conoscenza della realtà, e quella dell’educatore, che deve essere disposto a donare se stesso. Per questo sono più che mai necessari autentici testimoni, e non meri dispensatori di regole e di informazioni; testimoni che sappiano vedere più lontano degli altri, perché la loro vita abbraccia spazi più ampi. Il testimone è colui che vive per primo il cammino che propone.”
[Benedetto XVIMessaggio per la celebrazione della XLV Giornata Mondiale della Pace]

sabato 31 agosto 2013

Festa Madonna del Rosario - Riunione per la preparazione

Giovedì 6 Settembre alle ore 21.00 in Oratorio si svolgerà la riunione in preparazione  della Festa per la Madonna del Rosario che è in programma per Domenica 6 Ottobre.
La riunione è aperta a tutti. Vi aspettiamo!

domenica 7 luglio 2013

Cancellazione TORNEO PING PONG

In considerazione del fatto che le iscrizioni al Torneo sono molto poche .... il Torneo é da considerarsi CANCELLATO!! proveremo a riproporlo prima dell'inizio delle scuole...

domenica 30 giugno 2013

Apertura Oratorio

Un Particolare Grazie ad Anita, Mario e Daniela perchè grazie al loro contributo aggiuntivo riusciremo ad aprire l?oratorio anche in alcuni dei giorni che solitamente è chiuso... Si parte già da stasera... prossimamente pubblicheremo  le date aggiuntive in cui sarà aperto.

Grazie ancora a tutti!!!

Rete di Pallavolo

Un ringraziamento a tutti i ragazzi che hanno contribuito al reperimento di tutte le strutture per poter installare la rete di pallavolo nel campo di Calcio.

sabato 29 giugno 2013

28 Giugno - Finale del 3° Torneo di Calcio Balilla...

Ieri si è svolta la finale del 3° Torneo di Bigliardino... la partecipazione quest'anno è stata sicuramente inferiore all'anno scorso ma possiamo affermare che tutti i partecipanti si sono impegnati, anche all'eccesso, per poter vincere il Torneo...
I finalisti sono stati:
  • Roberta Brambilla e Roberto Lucchini
  • Lorenzo Bossi e Luca Salute
La Finale consisteva nel vincere 3 partite su cinque....


(alcune fasi della finale)


Con la vittoria di 3 partite a zelo (10-6 / 10-4 / 11-9), la finale è stata vinta da Roberta e Roberto

(I vincitori)



(I secondi classificati)

Le nostre congratulazioni ai finalisti, ai vincitori e a tutti coloro che hanno partecipato...



martedì 25 giugno 2013

3° Torneo di Bigliardino....

Tra pochi minuti comincia!!!

sabato 22 giugno 2013

23° Festa della terza età

Domenica 16 giugno una cinquantina di persone hanno aderito al nostro invito di festeggiare questa ricorrenza. Alle ore 11.15 don Daniele ha celebrato la S. Messa e poi tutti in oratorio dove abbiamo condiviso insieme il pranzo della gioia e della fraternità e passato un bel pomeriggio all'insegna della cordialità anche per la presenza di Angelo Carelli che ha allietato i presenti con la fisarmonica, rievocando i canti popolari di sempre. Anche in questa ricorrenza Lino ha organizzato una ruota della fortuna fatta girare da don Gianfranco. Al termine della giornata è stato distribuito ai festeggiati un bel ricordo consistente in un crocifisso benedetto durante la messa. L'intera giornata è stata caratterizzata da un sentimento di gratitudine verso i nostri anziani che ci hanno trasmesso tradizioni e identità e vogliamo rafforzare questo sentimento con queste parole: vogliamo essere quelli che vi guardano con simpatia, quelli che vi comprendono nel vostro camminare stanco, quelli che parlano a voce alta per minimizzare la vostra sordità, quelli che stringono con calore le vostre mani tremanti, quelli che si interessano della vostra lontana giovinezza, quelli che non si stancano di ascoltare i vostri discorsi già tante volte ripetuti, quelli che comprendono il vostro bisogno di affetto, quelli che vi regalano frammenti del nostro tempo, quelli che si ricordano della vostra solitudine, quelli che vi sono vicini nella sofferenza e concludendo vogliamo unire nei nostri ricordi le persone che ci hanno lasciato.