Tutti i venerdì di Quaresima, ovvero a partire da venerdì 11 marzo 2011: ore 17.00 Via Crucis per i ragazzi; ore 20.30 Via Crucis per tutti. Si raccomanda di partecipare a questo forte momento di preghiera in preparazione della Pasqua.
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martedì 8 marzo 2011
VIA CRUCIS
ADORAZIONE
Si ricorda che ogni primo giovedì del mese in Chiesa dalle ore 20.00 alle ore 20.30 si terrà un momento di adorazione e preghiera. Segue poi, come di consueto, la Santa Messa.
RACCOLTA GENERI ALIMENTARI
Durante tutto il periodo quaresimale, oltre alle prime domeniche di ogni mese, si invitano tutti i parrocchiani che volessero imitare il buon samaritano a portare in Chiesa i loro doni che verranno destinati alle persone più bisognose.
LE ORE CHE PASSANO, LE ORE CHE SUONANO
Ci sono le ore che passano. Le ore che passano sono ore ladre: passando, portano sempre via qualche cosa. Ogni ora che passa ti porta via un'ora di vita, di giovinezza, di affetti, di tempo per fare, fare soldi, fare carriera, fare affari. Un'ora che passa ti fa arrivare in ritardo e poi perdere il treno. Le ore che passano costringono a correre, più veloce, più veloce! Le ore che passano sono come le bolle di sapone: si gonfiano d'aria, si colorano di riflessi e poi scoppiano. Resta solo una goccia d'acqua che subito scompare. Ci sono anche le ore che suonano. Suonano le ore dai campanili, dalle sveglie, dagli orologi a pendolo. Le ore che suonano sono come le note, onde di musica che percorrono i cieli e preparano una sinfonia. Le ore che suonano annunciano il mattino: svegliati! Comincia un giorno: può essere un'occasione per fare del bene. Le ore che suonano ricordano il mezzogiorno: fermati un attimo! Prenditi un po' di tempo per essere lieto. Ci sono torri campanarie che celebrano l'ora di mezzogiorno con una danza animata di statuine, di musiche, di simboli festosi. Invitano a fermarsi e a guardare. Le ore che suonano accompagnano le ombre della sera: ti chiama la tua casa, ti chiamano i tuoi cari, ti chiama il silenzio e il riposo. Le ore che suonano sono le ore che chiamano a vivere il tempo come un'occasione e la vita come una vocazione. Per questo tengono svegli e regalano voglia di fare, di vivere, di guardare avanti. Le ore che passano scivolano nel passato come in un abisso di niente: tutto svanisce. Chi vive nelle ore che passano è talora disperato e si lascia andare; talora invece è frenetico, si agita in continuazione, come uno che corre e corre su un vetro insaponato: è in fuga per cercare di sfuggire all'abisso del niente, ma scivola, scivola e già lo raggiunge l'ombra che spaventa. Le ore che suonano tendono al futuro, sono animate da un'attesa, risplendono di speranza. Chi ascolta le ore che suonano è come chi aspetta una visita gradita, una presenza amica perché la casa si riempia di festa. Certo si dà da fare: prepara la casa, mette in ordine e bellezza, e intanto canticchia contento. Ma tende l'orecchio: suona forse l'ora dell'incontro desiderato? Ecco: le ore che suonano sono come le prove per un concerto. Gettano al vento le note, talora anche incerte e qualcuna persino stonata: ma quando il maestro darà l'attacco, sentirete che musica! I cristiani vivono il tempo segnato dalle ore che suonano, si preparano all'evento e vigilano sempre, spiando il futuro e sperando l'incontro.
TESSERAMENTO 2011 CIRCOLO NOI
sabato 5 febbraio 2011
LA QUARESIMA
È il periodo che precede la celebrazione della Pasqua, dura quaranta giorni; sono pratiche tipiche della quaresima il digiuno e altre forme di penitenza, la preghiera più intensa e la pratica della carità. È un cammino di preparazione a celebrare la Pasqua che è il culmine delle festività cristiane. Ricorda i quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto dopo il suo battesimo nel Giordano e prima del suo ministero pubblico. Il significato della Quaresima, della quale non si hanno testimonianze sulla sua celebrazione prima del Concilio di Nicea del 325, vuole rafforzare la preghiera e il sentimento dei fedeli e ricordare le sofferenze e il sacrificio di Gesù verso l'uomo.
MERCOLEDI' DELLE CENERI
Con l'espressione Mercoledì delle Ceneri (o Giorno delle Ceneri o, più semplicemente, Le Ceneri), nelle chiese cattoliche si indica il primo giorno della Quaresima, ovvero il primo giorno del periodo liturgico "forte" a carattere battesimale e penitenziale in preparazione della Pasqua cristiana. In tale giornata, pertanto, tutti i cattolici sono tenuti a far penitenza e ad osservare il digiuno e l'astinenza dalle carni. Proprio in riferimento a queste disposizioni ecclesiastiche acquistano significato alcune parole come carnevale (dal latino carnem levare, cioè eliminare la carne) o Martedì grasso (l'ultimo giorno di carnevale, appunto, in cui si può mangiare "di grasso"). La parola "ceneri" richiama invece in modo specifico la funzione liturgica che caratterizza il primo giorno di Quaresima, durante la quale il celebrante sparge un pizzico di cenere benedetta sul capo o sulla fronte dei fedeli per ricordare loro la caducità della vita terrena e per spronarli all'impegno penitenziale della Quaresima. Per questo il rito dell'imposizione delle ceneri prevede anche la pronuncia di una formula di ammonimento, scelta fra due possibilità: «Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai» oppure «Convertiti e credi al Vangelo».
VIA CRUCIS
Tutti i venerdì di Quaresima, ovvero a partire da venerdì 11 marzo 2011: ore 17,00 Via Crucis per i ragazzi; ore 20.30 Via Crucis per tutti. Si raccomanda di partecipare a questo forte momento di preghiera in preparazione della Pasqua.
RACCOLTA GENERI ALIMENTARI
Durante tutto il periodo quaresimale, oltre alle prime domeniche di ogni mese, si invitano tutti i parrocchiani che volessero imitare il buon samaritano a portare in Chiesa i loro doni che verranno destinati alle persone più bisognose.
VOLONTARI DELL'ORATORIO
Sull'Ora Decima di gennaio don Antonio scriveva che il nostro bollettino offre alle famiglie una preziosa opportunità, come una rete che collega tutti nella grande famiglia della parrocchia, favorendo l'amicizia, la solidarietà, la concordia e la collaborazione. Queste non sono parole soltanto da leggere ma rileggere affinché il loro significato non scivoli via dalla nostra mente e dal nostro cuore così come succede per tante altre cose che ci offre questa società a volte distratta da questi concetti. Pensando all'amicizia, alla solidarietà alla concordia e alla collaborazione ci è venuto spontaneo un pensiero e cioè di ringraziare tutte quelle persone che volontariamente e gratuitamente si prendono cura sia dell'apertura che delle pulizie dei nostri spazi, in quanto esse incarnano e cioè mettono in pratica proprio il significato di tali parole. Ci sia permesso di ricordare i loro nomi: per i turni, Lino Ravera, Patrizia Cadei e Fabio Donzelli, Giovanni Bellini, Emilio Orsini, Davide Ferrari, Maria Grazia Tamagni, Anna Ravera, Lucia Cavagliano e nuovi volontari dal 2011 sono Beppe Iadarola, Elvira Donati, Carmen Barbati e Giuseppe Pirelli, Marco Zambelli e Fabio Moroni; per le pulizie, Mario Forcati e Giovanni Bellini, Patrizia Cadei e Fabio Donzelli, Anna Ravera e Maria Grazia Tamagni, Maria Vittoria Iadarola e Cristiana Giaccheri, Anna Pisoni e Raida. Nei prossimi mesi, con l'arrivo della bella stagione, speriamo di riuscire ad organizzare l'apertura dell'oratorio distribuita su più giornate.
Il Consiglio dell'Oratorio
LA NOSTRA DIOCESI
E' composta da otto vicariati, ovvero: Casalpusterlengo (19 parrocchie), Codogno (21 parrocchie), Lodi Città (11 parrocchie), Lodi Vecchio (15 parrocchie), Paullo (20 parrocchie), S. Angelo Lodigiano (17 parrocchie), S. Martino in Strada (9 parrocchie), Spino d'Adda (12 parrocchie).
Per vicariato (o vicaria, forania e decania) la Chiesa cattolica intende solitamente ognuno dei distretti in cui è suddivisa territorialmente una diocesi. Ognuno di questi distretti comprende un certo numero di parrocchie ed è usualmente sottoposto al governo pastorale di un vicario (vicario foraneo). I vicariati possono essere ulteriormente divisi in unità pastorali guidate da un parroco moderatore.
DON FRANCO
Venerdì 28 gennaio abbiamo ricordato il primo anniversario della scomparsa di don Franco; alle ore 20.30 è stata concelebrata la messa da Mons. Iginio Passerini, don Antonio e don Daniele, alla quale erano presenti tanti parrocchiani; dopo la messa il Vicario generale si è intrattenuto in oratorio fino a tarda sera conversando con i presenti sulla situazione della nostra parrocchia e ricordando la singolare figura di don Franco.